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Suning vuole convincere l’Uefa. Ecco i tre punti chiave da risolvere!

Riccardo Fusato

C'è molta curiosità su come il Suning interverrà sul mercato nerazzurro anche considerato il fatto che la società nerazzurra ha il problema del Fair Play Finanziario

C'è molta curiosità su come il Suning interverrà sul mercato nerazzurro anche considerato il fatto che la società nerazzurra ha il problema del Fair Play Finanziario. I nuovi proprietari, infatti, starebbero studiano un piano che possa convincere l'Uefa a modificare l'attuale accordo, piano, che prevederebbe l'analisi di tre punti chiave

Il primo è il «net profit» (utile netto) a zero per l’esercizio 2016-17, mentre per quello che chiude il 30 giugno il rosso non dovrà essere superiore ai 30 milioni (obiettivo quasi raggiunto, ma forse servirà qualche aggiustamento tramite una cessione di mercato entro il 30 del mese). Il secondo riguarda gli stipendi, che non potranno superare il 60% dei ricavi, che per gli standard pre Suning significano un tetto di 120 milioni per il costo del personale, comprensivo dunque di giocatori, dirigenti e dipendenti. Il terzo impone il saldo zero tra acquisti e cessioni sul mercato della prossima stagione, ai fini della composizione della lista per l’Europa League (peraltro ridotta a 21 elementi, invece dei soliti 25). Questo significa che non si potrà spendere più di quanto si incassa, pena l’esclusione dalla lista Uefa dei giocatori che causano lo sforamento del saldo.

(Gazzetta dello Sport)