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Più italiana in campo, in panchina e dietro la scrivania. L’Inter che sta mettendo la basi per una stagione migliore rispetto a quella che si concluderà domenica porterà avanti le linee guida stabilite da tempo e che hanno già visto le prime significative mosse da parte della proprietà. Suning ha assunto come coordinatore dell’area tecnica dei suoi club Walter Sabatini, esperto conoscitore di calcio: a lui toccherà la supervisione del progetto mondiale che il colosso di Nanchino ha in mente e che diventerà ancora più articolato con l’acquisto di una terza (e magari di una quarta) società in Europa. L’ex ds della Roma nel frattempo fornirà il suo apporto sia al Jiangsu (ha iniziato una ristrutturazione nel suo recente viaggio a Nanchino) sia alla causa nerazzurra: lunedì era a fianco di Steven Zhang e Piero Ausilio nella riunione che ha portato all’accelerazione nerazzurra su Spalletti, ma anche in futuro sarà d’aiuto mettendo a disposizione dell’Inter la sua esperienza e la sue conoscenze. Oggi è atteso a Milano. Il rapporto tra lui e Ausilio è discreto e il direttore sportivo dell’Inter, che poche settimane fa ha firmato il rinnovo di contratto fino al 2020, sta portando avanti diverse trattative con i giocatori oltre a lavorare per rinforzare la struttura sportiva. Tra pochi giorni dal Palermo arriverà Dario Baccin, che sarà il braccio destro di Ausilio, mentre è da definire il ritorno di Gabriele Oriali, ex bandiera in campo e dietro la scrivania dell’Inter. L’attuale team manager dell’Italia è stato contattato per fare da collegamento tra il club e la squadra e per “vegliare” su una Pinetina storicamente inquieta. Il suo ritorno era scontato in caso di fumata bianca con Conte che adesso lo vorrebbe con sé a Londra. Il matrimonio-bis con l’Inter si concretizzerà anche con l’arrivo in panchina di Spalletti e del suo staff tutto composto da italiani? Anche in corso Vittorio Emanuele, dove sono stati confermati Gardini e Antonello, arriveranno nell’area commerciale e marketing un paio di persone che conoscano bene il mercato nazionale perché l’aumento dei ricavi va portato avanti non solo all’estero.
(Corriere dello Sport)
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