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Supercoppa Italiana, un trofeo da 1,2 mln. Sogno ‘modello spagnolo’ per il futuro
La Supercoppa Italiana, nata nel 1988, a San Siro. Il motivo della scelta lo svela La Repubblica, che sottolinea anche quanto vale il trofeo e non solo: “Per la scorsa edizione, che si sarebbe giocata a porte chiuse, gli arabi non hanno fatto valere l’opzione, temendo di non rientrare della spesa. Juve e Napoli si sono così affrontate a gennaio — il periodo era deciso — ma a Reggio Emilia. Quest’anno, storia simile. I sauditi hanno fatto valere l’opzione per portarsi a casa la Supercoppa, ma in ritardo. E quando una delegazione italiana ha visitato lo stadio ha trovato un terreno simile a un campo di patate.
Il pessimo incastro con i sauditi non danneggia i tifosi, anzi. Nonostante la capienza dimezzata, più di trentamila fortunati potranno assistere a Milano al derby d’Italia numero 243, attraente al punto che il governo italiano è partner della Lega di Serie A, convinto che la trasmissione del match nel mondo possa essere un ottimo biglietto da visita per il Paese. Una finale fra Inter e Juventus manca dal 2005. A Torino vinse l’Inter. […] Per il triennio 2021-24, i club incassano 48 milioni a stagione da Mediaset che trasmette Coppa Italia e Supercoppa, con un gettone da 1,2 milioni da dividere domani fra le due contendenti. Il bando precedente, vinto dalla Rai, aveva portato 33 milioni l’anno. Resta al momento solo un sogno, invece, strutturare la Supercoppa sul modello “final four” come in Spagna. Il calendario è intasato”, si legge.
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