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Superlega, avvocati sapevano della reazione Uefa: “Ecco perché è cambiato tutto”

Marco Astori

La Superlega sta terminando ancora prima di iniziare: è infatti cominciato l'esodo dei club fondatori dalla competizione

E' ormai tracciata la strada che porta alla fine della Superlega. E' cominciato infatti l'esodo di diversi club fondatori a causa della protesta globale del mondo del calcio in merito alla creazione di questa competizione. Prima di tutti l'Uefa, che si è fortemente schierata contro Perez e gli altri separatisti, come si legge su La Gazzetta dello Sport: "Gli avvocati della Superlega avevano pensato a come affrontare la prevedibile reazione Uefa. Il torneo prevedeva 5 wild card (condizione per dichiararlo aperto e quindi in linea con le norme europee) e inoltre garantiva una solidarietà più forte di quella di Nyon.

Non era filantropia, ma quanto indispensabile per un eventuale okay da Commissione e Corte Ue, i veri “giudici” di tutta questa storia. L’Eurolega di basket esiste, la sentenza sulle pattinatrici che hanno partecipato a una gara privata idem (anche se è in corso l’appello), ma la questione è tutta politica. Le leggi possono cambiare. E in questi giorni non un politico s’è dichiarato favorevole. Il rischio di perdere contro l’Ue e l’opposizione globale ha spinto i separatisti a rivedere le loro posizioni".