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Superlega, la posizione delle italiane: perplessità da parte di Inter e Milan

Getty Images

Il progetto Superlega è crollato in meno di 48 ore: decisiva la decisione dei club inglesi di rivedere la propria posizione

Fabio Alampi

Il progetto Superlega è crollato. O quanto meno posticipato: a meno di 48 ore dall'annuncio della nascita del nuovo format riservato ai top club europei, dall'Inghilterra sono arrivati i dietrofront che hanno inevitabilmente sgretolato l'alleanza tra le società. Il Corriere dello Sport fa il punto della situazione, soffermandosi sulla posizione delle italiane:

"Il Chelsea ha sgretolato il fronte per volontà di Abramovic, colpito dalla protesta dei tifosi fuori da Stamford Bridge (i fan hanno festeggiato quando si è sparsa la notizia del cambio di posizione del loro club), ma soprattutto dall'esito della riunione delle 14 società della Premier, decise nel mettere al bando le 6 ribelli. La maggioranza era forte dell'appoggio del premier Johnson che in mattinata voleva sganciare "una bomba legislativa" per fermare la SL. Abramovic non era convinto di fare questa mossa, ma si era adeguato per non rimanere indietro rispetto alle 5 dirette concorrenti della Premier League. A ruota sono venute fuori le perplessità del Manchester City che ha iniziato a preparare le carte legali e alle 22,30 ha annunciato ufficialmente l'addio alla Superlega. Ceferin lo ha immediatamente riaccolto nell'Uefa. In frantumi il «patto vincolante» siglato dai fondatori e sulla cui tenuta Florentino Perez in un'intervista a "El Chiringuito" si era dichiarato certo.

La martellata decisiva è arrivata non a caso dal mercato più ricco, quello inglese, perché lì i club hanno dalla Premier ricavi impensabili per gli altri campionati. Una battaglia legale avrebbe comportato rischi, ma il danno d'immagine con i tifosi sarebbe stato certo. Ed Woodward, vice presidente esecutivo del Manchester United, si è dimesso anticipando di due mesi il suo addio. Intorno a mezzanotte la società dei Glazer, l'Arsenal (“Abbiamo commesso un errore ci scusiamo” hanno twittato i Gunners), il Tottenham e il Liverpool (che ha perso proprio ieri uno sponsor importante e ha visto i propri calciatori protestare) hanno ufficializzato l’addio alla Superlega. E' stata un'escalation che ha coinvolto perfino la Spagna visto che l'Atletico Madrid (uscirà oggi) e il Barcellona hanno fatto filtrare i loro dubbi: Laporta ha legato la sua permanenza nella Superlega all'ok dell'assemblea dei soci. Un modo elegante per salutare. Dal fronte italiano nessuna indiscrezione anche se i dirigenti delle milanesi ieri sera erano perplessi".

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