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Può non essere solo una questione di calcio. La decisione dei 12 club fondatori della Superlega, Inter compresa, ha sollevato un polverone. UEFA e FIFA (con Federazioni e Leghe al seguito) si sono scandalizzate e hanno già minacciato pesanti ripercussioni su chi ha deciso per la rottura. Ma sta diventando anche una questione politica.
Così nel pomeriggio è arrivata anche una nota del presidente del Consiglio, Mario Draghi. «Il governo sostiene con determinazione le posizioni delle autorità calcistiche italiane ed europee per preservare le competizioni nazionali, i valori meritocratici e la funzione sociale dello sport», si legge.
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