Il messaggio è stato chiaro. Una risposta univoca che non lascia spazio a dubbi: i tifosi sono contro la Superlega. La Gazzetta dello Sport riporta uno sondaggio promosso da SWG tra il 21 e il 23 aprile, subito dopo la creazione e distruzione del nuovo torneo.
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GdS – Superlega, il 67% degli interisti si oppone: “Egoismo e avidità”. L’idea dei tifosi
Il sondaggio di SWG, riportato dalla Gazzetta dello Sport, con il pensiero dei tifosi dei club italiani sul tema Superlega
"Le prime parole che gli intervistati collegano al mondo del pallone sono ora «noioso», «morto», «fonte di divisione»: un’immagine che nella popolazione media è ancora più potente che nei tifosi. I sostenitori delle squadre coinvolte si sono sentiti traditi, agli altri potevano spegnere i sogni. Sentimento che approfondisce un’altra questione posta nel sondaggio. Domanda semplice: favorevoli o contrari alla Superlega? La maggioranza è fortemente contraria, condizione che unisce tifoserie di ogni colore: il 67% degli interisti si oppone, il 60% dei milanisti anche, il 65% della media dei tifosi delle altre squadre si allinea. Solo il 4% è decisamente favorevole a un torneo d’élite, il 40% resta decisamente contrario. Gli juventini sono i più inclini all’idea: ma la percentuale più alta, anche tra i sostenitori bianconeri, contesta".
Il sondaggio scava nel pensiero dei tifosi per capire i motivi dietro al voto di ciascuno. "Per la maggioranza (il 65%) «la creazione della Superlega sarebbe...», risposta: «Una mancanza di rispetto verso tifosi e appassionati, tenuti all’oscuro di tutto». Seguito da «un’espressione di avidità ed egoismo da parte di pochi, il cui solo desiderio è quello di arricchirsi», «una forma di ricatto prepotente, per spingere a riforme in favore di pochi» e «una necessità per aumentare gli introiti dei grandi club e salvarli dalla crisi finanziaria». Al di là dei potenziali benefici economici sono tempi e modi a lasciare più di un sospetto. I tifosi hanno imposto la loro voce, sono stati ascoltati e seguiti.
Chi altro esce vincitore da questa storia? In realtà la risposta più cliccata resta «nessuno», ma al secondo e terzo posto si trovano «i tifosi», appunto, e «il calcio come sport»: l’idea del merito e della magia che tutti gli appassionati vogliono preservare. Pubblico che resta così da riconquistare: il 28% degli italiani si sente meno vicino al calcio rispetto a prima. Per i tifosi più accaniti l’attaccamento alla squadra è più difficile da scalfire: solo uno su dieci si dice raffreddato nella passione da quanto è successo".
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