- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
ultimora
Getty Images
Gli inglesi hanno protestato. Sono scesi in piazza, o almeno nei piazzali degli stadi, per dire no alla Superlega. I tifosi si sono riuniti per opporsi alla decisione dei 12 club ribelli di realizzare un altro torneo, diverso dalla Champions League.E i club inglesi vista la reazione dei sostenitori hanno deciso per la ritirata.
Uno dei membri del consiglio dei Chelsea Supporters Trust Dan Silver ha spiegato: «Ci siamo mobilitati immediatamente perché sapevamo che dovevamo essere pronti. Avevamo avuto un'esperienza simile quando si era parlato degli aumenti dei biglietti. Più rapida sarebbe stata la nostra reazione e maggiore sarebbe stato l'impatto».
In Inghilterra si sono chiesti però come mai non ci sono state le stesse manifestazioni in Italia contro la Superlega. E a questa domanda ha risposto il sociologo dell'Università di Firenze specializzato nel business del calcio, Pippo Russo. Al The Guardian ha spiegato che questa mancata ribellione è il segno dell'eredità lasciata dai nove anni di scudetti alla Juventus: «Secondo me, la mancanza di reazione da parte dei tifosi italiani è un pessimo segno. È stato incredibile vedere come i tifosi si siano opposti ai piani in Inghilterra e in misura minore in Spagna. La maggior parte dei tifosi della Juventus era a favore della Super League e mentre c'erano molti tifosi di Milan e Inter che erano contrari ai piani, non c'è comunque stata mobilitazione dei tifosi italiani contro la Superlega come in Inghilterra. Penso che i tifosi italiani l'avrebbero semplicemente accettata, perché in Italia abbiamo una storia debole di partecipazione culturale alla democrazia del calcio e questa ne è stata un'altra dimostrazione. Forse questa potrebbe essere la nascita di una nuova coscienza tra i tifosi».
(Fonte: The Guardian)
© RIPRODUZIONE RISERVATA