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Intervistato da Tuttosport, Alessio Tacchinardi ha presentato la sfida di questa sera tra Inter e Udinese, che vedrà uno di fronte all'altro Antonio Conte e Igor Tudor, suoi ex compagni di squadra alla Juventus.
Tacchinardi, Conte e Tudor avevano già caratteristiche da futuri allenatori?
Conte si. Sinceramente all'epoca non l'avrei detto di Igor. Ma nel corso degli anni è cresciuto tantissimo dopo un iniziale periodo di ambientamento. E sono stato uno dei primi a dire che per me l'Udinese ha sbagliato a non confermarlo alla fine del campionato un anno fa. Igor è stato bravo a fare ancora bene dopo essere stato richiamato pochi mesi fa. Ha capito benissimo cosa chiede la piazza: poche parole, poco cinema e molta sostanza. E una delle doti principali di un allenatore. Si è calato perfettamente nella mentalità friulana.
Fra Conte e Tudor chi ha l'impronta più simile a Lippi?
Più Tudor direi. Conte lo definisco un mix tra Lippi e Capello proiettato nella nuova era. Antonio è un allenatore del terzo millennio. Per la capacità di interpretare la partita e per la voglia di andare sempre a inventare qualcosa di diverso in allenamento e nella preparazione atletica. Mi sarebbe piaciuto essere allenato almeno un anno da Antonio.
Questa è una partita dal pronostico scontato?
Conte è un allenatore che viene scelto per vincere subito. Riesce immediatamente a dare una svolta. Lo sta facendo anche adesso. Vive di intensità fortissima. E' un tecnico "prosciugante" come tutti i migliori del mondo. Igor dovrà giocarsela senza farsi troppi problemi. Ha una squadra potente con caratteristiche che possono mettere in difficoltà l'Inter. Comunque andrà a finire, per loro sarà bello rivedersi da allenatori su un palcoscenico così importante. Un'occasione per ricordare tante vittorie e tante partite insieme a centrocampo. Igor più basso come posizione. Antonio più votato all'inserimento.
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