Le parole dell'ex bianconero: "So bene che c’è ancora tempo, ma pensavo che i piani fossero ben definiti da subito. E invece no"
Intervenuto ai microfoni del Corriere di Torino, Alessio Tacchinardi, ex calciatore, ha parlato così della situazione in casa Juventus: «Sono sorpreso, lo ammetto. E non in positivo. Non credevo di vedere questa Juve all’esordio in campionato. So bene che c’è ancora tempo, ma pensavo che i piani fossero ben definiti da subito. E invece no. È pur vero che c’è ancora tempo… Per fortuna l’avvio di campionato è piuttosto morbido, perché dopo il Como affronteremo il Verona. È una cosa positiva, in attesa degli ultimi rinforzi».
Tacchinardi, lei sembra un po’ spiazzato dal mercato bianconero. È così?
«Non sono dentro alla società, non posso giudicare più di tanto. Penso alle cessioni di due giovani di valore come Huijsen e Soulè. Penso ai rinforzi che non sono ancora arrivati. Mi sembra che la situazione di Chiesa sia un po’ particolare. Per non parlare della cessione di Szczesny: anziché monetizzare, la Juve ha pagato una ricca buonuscita».
È sorpreso anche di vedere Kalulu prendere tempo, prima di dire sì alla Signora?
«Sì, certo. Lui vorrebbe che il riscatto del prestito fosse sicuro, ma la Juve non glielo garantisce. La Juve voleva Calafiori o Todibo, anche quest’ultimo mi ha sorpreso andando al West Ham, una squadra che, a differenza di quella bianconera, non gioca la Champions e non ha un progetto interessante».
«Sì, sono perplesso per come sono state gestite certe situazioni. Ma ho grande stima nei confronti della società e di Giuntoli, che è uno dei migliori dirigenti: l’anno scorso trovò una situazione particolare, quest’anno deve dimostrare di essere un dirigente top come due anni fa a Napoli. Insomma, mi aspetto un colpo dei suoi, qualcosa sulla falsariga degli acquisti di Kvaratskhelia e Kim. Ma, ripeto, c’è ancora tempo».