Il tema legato al taglio degli stipendi di marzo dei calciatori sta tenendo banco. L'ipotesi di stoppare i versamenti ai giocatori, secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, appare una mossa ben studiata: "Un modo per smuovere le acque e per aprire un fronte. Anche perché, all’atto pratico, non cambia nulla per i club, tenuto conto che la scadenza per quella mensilità e la fine di maggio. In realtà, dietro questo passo c’è un disegno più ampio che ha come obiettivo allargare quello stesso fronte anche al resto dell’Europa, creando un asse con le altre Leghe, a partire da quelle più importanti, ma coinvolgendo anche le più piccole", spiega il quotidiano che infatti nota come a spingere per tale proposta sono soprattutto Real Madrid e Barcellona, quest'ultimo arrivato a 500 milioni come costi per il personale.
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CdS – Taglio stipendi, ecco la mossa strategica della Serie A. E i grandi club…
A riportarlo è il Corriere dello Sport
Le norme vigenti impediscono di bloccare gli stipendi ai calciatori - sono lavoratori autonomi dipendenti - ma i club sembrano intenzionati a continuare per la loro strada. E, a tal proposito, si parla per ora di tagli del 30% di ingaggi per ogni calciatore.
ITALIA
Servirà un fronte comune a livello europeo ma, per il momento, in Italia la situazione è ancora da definire: Tommasiha aperto alla possibilità che i giocatori facciano un sacrificio ma non è il momento di fare calcoli. La mossa della Serie A è stata ritenuta una forzatura ma ha in sé dei contenuti strategici. "Tanto che anche gli interlocutori, se si dovesse procedere in questa direzione, potrebbero cambiare o allargarsi, arrivando alla Fifpro, ovvero l’ente che rappresenta tutti i giocatori del mondo, e di conseguenza anche all’Uefa", spiega il CorSport.
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