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Tananai: “L’Inter è una cosa di famiglia. Onana il mio preferito. E San Siro…”

Il cantante, noto tifoso nerazzurro, racconta la sua passione per questi colori fra ricordi di infanzia e attualità

Dalla musica all'amore per la "sua" Inter: Tananai è il protagonista di"Play With", nuovo format di DAZN. Il cantante si racconta tra ricordi e attualità: "La prima cosa che penso quando passo davanti a San Siro è cantarci dentro, di farci un concerto. Mi piaceva l'idea di guardare la gente dal basso, mi ha sempre affascinato. Mi ricordo quando c'erano le partite del cuore, pensavo che mi piacerebbe giocarci, anche gli ultimi 5 minuti. La prima volta che sono venuto a vedere l'Inter era il 2009 se non sbaglio, l'anno prima del Triplete: era Inter-Siena, in quella gornata avevamo vinto matematicamente il campionato.

San Siro? Non vorrei lo buttassero giù. Preferirei che lo tenessero su perché non è soltanto una struttura, credo che qui ci sia un'energia impregnata di ricordi delle persone che l'hanno vissuto. La stagione dove sono andato di più allo stadio è quella del Triplete. L'Inter è una cosa di famiglia. Tutt'ora spesso vengo a San Siro con mio padre: panino e birra, poi entri! Il mio calciatore preferito del passato? Io ho una passione smisurata per Cambiasso, perchè è una persona elegante, con fortissima personalità, leader in campo, ma anche Pandev, Milito che è un classico ma ci ha fatto provare delle cose... Se fossi un giocatore sarei però un difensore alla Ranocchia, al quale piace spingersi in attacco. Oggi quando gioco faccio la punta!

Mi rivedo molto nell'Inter, ti fa soffrire, non sai mai cosa aspettarti. Anche in questo campionato. Il mio preferito di adesso è Onana, lo vedo troppo appassaionato a questo gioco e a questa squadra, vuole sempre fare di più. Secondo me finirà la sua carriera in attacco! Lo vedi e pensi "è un pazzo", ma è uno che ti dà emozioni. Il calcio è il primo impatto con le emozioni complesse, prima del lavoro e degli innamoramenti, inizi a capire che si può soffrire. L'Inter mi ha aiutato, perché fin da bambino sono stato abituato a soffrire. La mia reazione all'ultimo posto a Sanremo è da interista, sono riuscito ad ironizzarci. Chi porterei a un mio concerto? Tutta la squadra! D'Ambrosio e Barella di sicuro, Onana lo porto sul palco e ci faccio un featuring! A cena andrei con Barella, perché è un appassionato di vini. Cena elegante con Barella, grigliata con Lautaro, pre serata con Brozovic".