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Tanta Inter per l’addio a Gian Marco Moratti. Da Massimo e Tronchetti fino a Gino Strada

Ieri il saluto al fratello dell'ex presidente dell'Inter

Andrea Della Sala

Lunedì 26 febbraio è scomparso Gian Marco Moratti, fratello dell'ex presidente dell'Inter Massimo. Ieri si sono svolti a Milano i funerali e per l'ultimo saluto c'era presenta anche tanta Inter. Quella anni Sessanta con Bellugi e Corso e i figli di Facchetti e Picchi. Quella del triplete di Massimo con Cambiasso e Cordoba, più i dirigenti Branca e Ausilio, Paolillo, Fabris e Filucchi (oggi vice presidente del Cagliari). Del mondo nerazzurro c’erano anche l’ex presidente Ernesto Pellegrini e il difensore Fabio Galante, lo sponsor storico Marco Tronchetti Provera e la tifosa-vip Elisabetta Canalis (ex fidanzata di Bobo Vieri). Presente pure l’altro tifoso fortemente impegnato nel sociale, Gino Strada (Emergency). Il presidente attuale, Erik Thohir, ha mandato una corona di fiori e la squadra Primavera col suo allenatore Stefano Vecchi.

Queste le parole del figlio Angelo: «Un grande papà. Col quale negli anni Settanta giocavo a pallone nel corridoio di casa. Se segnavo mi dicevi bravo, lavorerai col nonno... Mi parlavi delle tue passioni: il petrolio, la vela, la caccia, il karate e il calcio... Più avanti, le tue passioni sono diventate meno numerose e più intense, a quel punto io non avevo più paura del buio, ma mi ricordavo di quando mi spegnevi la luce, in quelle sere che ogni bambino avrebbe voluto passare con il papà... Oggi a San Patrignano salirai in cielo. Qui sulla terra intanto c’è un piccolo Gianmarco che inizia a giocare a calcio in un corridoio». «Ho raccolto in queste ore molte testimonianze di chi lo aveva conosciuto bene, e tutti sottolineano la riservatezza del benefattore e la sua vicinanza ai bisognosi. Questa è nobiltà d’animo» ha detto don Stefano Bordignon, che ha celebrato il rito funebre con altri cinque sacerdoti.

Lo sport italiano è stato rappresentato dal suo numero uno, Giovanni Malagò («un autentico gentiluomo da cui c’era solo da imparare»), Lapo Elkann ha portato il cordoglio della famiglia Agnelli, per il mondo Milan è intervenuto Paolo Berlusconi, per il Sassuolo c’era il patron Giorgio Squinzi. Non poteva mancare Urbano Cairo nella sua duplice veste di presidente del Torino e di RCS Mediagroup, società di cui Gian Marco aveva presieduto il Cda. A proposito di finanza, notati Diana Bracco (casa farmaceutica), Paolo Scaroni (ex Eni) e Federico Ghizzoni (ex Unicredit). Col sindaco di Milano Beppe Sala c’erano il governatore lombardo Roberto Maroni e la ex ministro Mariastella Gelmini. Fra le numerose corone i dipendenti Saras, Roberta Armani e Pippo Baudo.

(La Gazzetta dello Sport)

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