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Tardelli: “Inter? Caso Icardi grande sconfitta per tutti. Mi piacerebbe vederlo al Napoli”

Daniele Vitiello

Le parole dell'calciatore e allenatore

 Nel corso di una lunga intervista concessa ai microfoni del Corriere dello Sport, Marco Tardelli ha parlato anche della nuova Inter che sta nascendo.

Tardelli, Conte si lamenta del ritardo dell’Inter sul mercato. Fa bene o è troppo presto per farlo? 

«Non so cosa sia stato promesso a Conte, ma lui e Marotta si conoscono molto bene, quindi credo sappiano entrambi benissimo cosa serve per rinforzare l’Inter. Se si lamenta significa che non ha ancora ottenuto ciò che vuole».

E’ Conte la garanzia di una squadra da ricostruire? 

«E’ il valore aggiunto, e siamo tutti d’accordo. Ma deve avere un gruppo forte su cui lavorare. In questo momento gli mancano soprattutto gli attaccanti. E ne ha bisogno, lo vedi dall’insistenza con cui l'Inter sta cercando Lukaku».

L'attaccante forte che aveva - Icardi - l’ha messo ai margini del progetto e di conseguenza in vendita. 

«Penso che la vicenda Icardi sia una grande sconfitta per tutti. Ci perde lui, ci perde l’Inter, ci perde anche il calcio. E’ una situazione paradossale, negativa sotto ogni punto di vista. Andava risolta prima, andava gestita in maniera diversa. Non si doveva arrivare a questo punto».

Gran parte del mondo del calcio ha già individuato la colpevole. E’ Wanda Nara la zavorra di Icardi? 

«No, Wanda non è zavorra, lei fa il suo mestiere di agente di un calciatore. Ma io penso che a decidere sia comunque Icardi. L’errore di Wanda è stato quello di andare in tivù a parlare dei compagni di Icardi, in certi casi a criticarli. Non si fa. Ma intendiamoci, sarebbe stato lo stesso se al posto di Wanda ci fosse stato un uomo, un padre, una madre, un fratello».

Pensa che il mondo del calcio sia sessista? 

«Io non lo sono di sicuro».

Cosa consiglia a Icardi? 

«Mi piacerebbe vederlo a Napoli. Credo farebbe molto bene, ma è una mia sensazione. Ha la qualità per fare bene ovunque, ma a Napoli credo possa ritrovarsi e diventare determinante come nei giorni migliori».