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Tardelli: “Moratti e Berlusconi, ci mancate. Inter e Milan, rialzatevi! I cinesi…”

Il messaggio di Marco Tardelli a Moratti e Berlusconi

Marco Astori

Marco Tardelli, nel suo editoriale su La Stampa, scrive un bel messaggio a Silvio Berlusconi e Massimo Moratti, ormai ex padroni di Inter e Milan, squadre che vivono un periodo di profonda crisi da diversi anni: "Gentili Berlusconi e Moratti, il sesto trionfo consecutivo della Juventus in campionato da una parte mi rende orgoglioso, dall'altra devo confessarvi la mia profonda amarezza per una stagione priva di due protagoniste che sempre ci hanno fatto vedere spettacolo e determinazione. Mi amareggia il fatto che il Milan e l’Inter non riescano, da anni ormai, a portare a casa uno scudetto o una coppa internazionale. Tutto ciò fa male al calcio italiano, non aiuta la crescita dei nostri giovani, non aiuta le speranze e l’entusiasmo dei vostri fan e danneggia il torneo che tutti, fino a poco tempo fa, consideravamo il più difficile fra tutti i campionati d’Europa. Siamo in molti a pensarla così quindi ho deciso di scrivervi, mantenendo rispetto e riconoscenza per quello che per molto tempo ci avete dato, per dirvi che mi dispiace vedervi ormai lontani dalle vostre amate creature".

"Lei, Cavaliere - continua Tardelli - dopo tanti tentennamenti ha lasciato i rossoneri in mano ai cinesi, paradossalmente dichiarando alcuni mesi prima di voler creare una squadra di tutti ragazzi italiani. So che le è dispiaciuto, lo strappo è stato forte, lo ha fatto perché era obbligato e non per ragioni sportive. Belli i tempi in cui i 'suoi' tifosi milanesi correvano allo stadio con il cuore gonfio di speranza e ne uscivano con le braccia alzate per la vittoria conquistata, mi consenta conosco benissimo questo gesto. Lo stesso pensiero riguarda anche Lei, Moratti, perché anche l’Inter sembra avere perso per strada motivazioni e cattiveria che permettono di raggiungere certi traguardi. Anche i vostri successi sono lontani e con il tempo diventano rimpianti, che come è noto non fanno la felicità. Ha ceduto anche Lei agli investitori cinesi, così a Milano il calcio adesso ha gli occhi a mandorla e il dialetto milanese non avrà più lo stesso sound, e niente di tutto questo potrà essere attenuato dalla nebbia perché anche questa ci è stata tolta. Nessuno capisce se i nuovi Padrun, a parte il legittimo interesse per il business, sapranno portare competenza, passione e impegno prolungato, il tempo e i fatti ci faranno comprendere... Cari Berlusconi e Moratti, l'augurio è che le vostre squadre sappiano risollevarsi da questo torpore e tornare all'attacco in nome dello sport più bello del mondo per far rinascere nel cuore dei tifosi l’amore da troppo tempo deluso. Non smettete di andare allo stadio, la gente nel vedervi avrà ancora la speranza che un giorno forse... Vostro Marco. P.S. Chissà se questo calcio così diverso nell'anima, avrebbe mai ispirato al nostro Roberto Vecchioni la sua struggente 'Luci a San Siro'. Milano scusa, stavo scherzando: luci a San Siro non se ne accenderanno più".