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Tare: “Guardiola e Inzaghi sono due predestinati. Simone negli ultimi anni…”

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"Conosco Inzaghi, è una persona pulita, non credo che questa vicenda possa incidere", ha detto Tare sull'inchiesta sugli ultras
Matteo Pifferi Redattore 

Intervenuto ai microfoni di TMW Radio, Igli Tare ha parlato così di Guardiola che, dopo l'intervista da Fazio, non ha escluso un futuro in Italia:

"Me lo auguro per il calcio italiano, sarebbe una cosa fantastica. Ma conoscendo lui e il suo legame con il Brescia e il popolo italiano, penso che per chiudere il suo ciclo gli manchi proprio l'Italia e un giorno questo sogno si avvererà. Deve dimostrare anche che in un calcio difficile come quello italiano può vincere. Anche se non deve dimostrare niente. La battuta con Baggio non è troppo una battuta, vuole essere circondato da persone che lo fanno stare bene. Da giocatori spesso facevamo cene a casa di Giunti, era un rituale ai tempi di Brescia ed era bellissimo sentirlo parlare di calcio. Si capiva che sarebbe diventato un grande allenatore. L'ho pensato di lui così come di Simone Inzaghi, sono due predestinati, sono nati allenatori e destinati a fare bene".


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La vicenda ultras può incidere in casa Inter?

"Conosco Inzaghi, è una persona pulita, non credo che questa vicenda possa incidere. L'Inter è la squadra da battere, è la più forte. Ha pressione così ma è una pressione guadagnata, perché negli anni ha creato un team vincente. Può arrivare anche lontano in Champions".

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Dove è cresciuto di più Inzaghi negli anni?

"Sulla sua personalità. Il primo anno è stato molto difficile, anche se ha vinto due trofei. Non si fidava molto sulla sua tenuta a livello internazionale, l'arrivo in finale di Champions è stato il momento più alto della sua consapevolezza e lì è partito un nuovo Inzaghi. Sa di essere un allenatore di altissimo livello. E' migliorato nella gestione della rosa e nella comunicazione. Lo ritengo tra i 2-3 allenatori più forti del mondo insieme ad Ancelotti e Guardiola".

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