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"Il Taremi che i nerazzurri stanno scoprendo un po’ alla volta è una creatura diversa, sconosciuta. È stato preso con così tanta decisione a parametro zero anche perché ha caratteristiche che l’attacco di Simone non possedeva. È esattamente ciò che mancava: serve per completare gli altri attaccanti con cui di volta in volta fa coppia, senza far sentire la mancanza di nessuno. Scolora da prima a seconda punta, cambia se ha accanto Lautaro, come nell’ultimo scorcio di questa partita, Thuram, come contro il grande City, o perfino Arnautovic, inatteso titolare ieri. Sempre con uno stile tutto suo: Taremi sa, infatti, essere virtuoso e ruvido insieme. Tecnico con la palla, ma generoso quando si tratta di strappare palloni ai difensori: è successo ieri quando ha consegnato la palla del gol prima ad Arna e poi al Toro. Il terzo assist, sempre per il suo capitano, ha prodotto l’azione del rigore".
"Tutto lo stadio si è spellato le mani quando ha visto che Martinez consegnava la palla sul dischetto all’iraniano per farlo sbloccare. Del resto, Taremi ha la media dei grandi su rigore: considerando club e nazionali, ne ha segnati 55 e sbagliati solo 9. In questo nuovo sistema di Inzaghi, con alternanza strategica di tutti gli uomini, pure lui dovrà abituarsi a rimbalzare tra campo e panchina. È un destino comune anche agli altri attaccanti e, comunque, un passo avanti rispetto alla scorsa stagione in cui la ThuLa era l’unico codice ammesso", aggiunge il quotidiano.
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