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Nella vittoria di ieri sera a San Siro contro la Stella Rossa per 4-0 uno dei grandi protagonista è Taremi. L'ex Porto, partito titolare, ha fornito due assist vincenti per i compagni di reparto e poi ha trasformato il rigore del 4-0. Primo gol con la maglia dell'Inter.
"Voleva notti di gloria in una grande di Europa quando sbarcava qui a luglio, adesso che è iniziato ottobre e la temperatura inizia ad andare giù ha finalmente raccolto la prima gioia autentica. In un colpo solo due assist, a due diversi compagni di reparto, e pure la prima attesa rete di nerazzurro vestito. Su rigore, specialità della casa: il faccia a faccia con Glazer da Tel Aviv ha avuto una lunga attesa teatrale, quasi per aumentare il dramma", scrive La Gazzetta dello Sport.
"Il Taremi che i nerazzurri stanno scoprendo un po’ alla volta è una creatura diversa, sconosciuta. È stato preso con così tanta decisione a parametro zero anche perché ha caratteristiche che l’attacco di Simone non possedeva. È esattamente ciò che mancava: serve per completare gli altri attaccanti con cui di volta in volta fa coppia, senza far sentire la mancanza di nessuno. Scolora da prima a seconda punta, cambia se ha accanto Lautaro, come nell’ultimo scorcio di questa partita, Thuram, come contro il grande City, o perfino Arnautovic, inatteso titolare ieri. Sempre con uno stile tutto suo: Taremi sa, infatti, essere virtuoso e ruvido insieme. Tecnico con la palla, ma generoso quando si tratta di strappare palloni ai difensori: è successo ieri quando ha consegnato la palla del gol prima ad Arna e poi al Toro. Il terzo assist, sempre per il suo capitano, ha prodotto l’azione del rigore".
"Tutto lo stadio si è spellato le mani quando ha visto che Martinez consegnava la palla sul dischetto all’iraniano per farlo sbloccare. Del resto, Taremi ha la media dei grandi su rigore: considerando club e nazionali, ne ha segnati 55 e sbagliati solo 9. In questo nuovo sistema di Inzaghi, con alternanza strategica di tutti gli uomini, pure lui dovrà abituarsi a rimbalzare tra campo e panchina. È un destino comune anche agli altri attaccanti e, comunque, un passo avanti rispetto alla scorsa stagione in cui la ThuLa era l’unico codice ammesso", aggiunge il quotidiano.
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