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Inter, che debutto per Taremi: due gol e un assist al Lugano. Bene anche Martinez in porta

Inter, che debutto per Taremi: due gol e un assist al Lugano. Bene anche Martinez in porta - immagine 1
Il nuovo attaccante dell'Inter si è messo subito in mostra e ha fatto vedere di essere già in condizione decidendo la prima amichevole
Andrea Della Sala Redattore 

Ieri l'Inter ha giocato ad Appiano Gentile la prima amichevole stagionale. Il primo test contro gli svizzeri del Lugano, molto più avanti nella preparazione, è finito 3-2 per i nerazzurri. Grande protagonista il nuovo acquisto Taremi.

"Il soprannome gli è tornato utile: “o bichinho”, il “piccolo insetto”. Mehdi Taremi lo chiamano così. Se l’è guadagnato durante le annate da bomber vissute in Portogallo, dove ha punto 91 volte in cinque anni tra le fila del Porto. Alla prima uscita con la maglia dell’Inter ha confermato le aspettative: due gol al Lugano nel successo per 3-2. Gli svizzeri debutteranno in campionato sabato 20 luglio, mentre il 23 giocheranno l’andata del secondo turno preliminare di Champions contro il Fenerbahce di Mourinho. Tradotto: sono arrivati ad Appiano con una squadra già in condizione. Taremi si è presentato con la maglia numero 99, un pugno di parole in italiano come “grazie”, “prego”, “tutto bene” e un paio di gol per far capire a tutti che sta molto bene, in forma campionato", scrive La Gazzetta dello Sport.


"Ottimo impatto Il primo squillo è arrivato dal dischetto, specialità di casa: Taremi, in carriera, ha siglato 54 rigori su 63 tentativi. Non è uno sprovveduto. Quando si palesa davanti al portiere arriva a dama. Il secondo squillo, invece, è arrivato con uno scavetto mancino. L’iraniano ha arpionato la palla, ha puntato il portiere e poi l’ha scavalcato con un tocco sotto. Non è tutto: ha servito anche l’assist per il gol di Joaquin Correa, arrivato dopo una decina di minuti. Taremi si è avventato sul pallone, ha anticipato il difensore e poi ha servito un bel pallone all'argentino, bravo a saltare l'uomo con un tunnel e a buttarla dentro. Calcio di luglio, è vero, ma intanto il “piccolo insetto” ha rotto il ghiaccio e si è fatto notare. E dopo una manciata di allenamenti, doppie sedute, svariati giri di campo e i famosi mille metri da inizio stagione, ha fatto vedere di essere già in forma campionato. Simone Inzaghi, in panchina, ha apprezzato, prendendolo spesso da parte per fargli capire cosa vuole dalle punte. La richiesta è sempre una: muoversi. Svariare su tutto il fronte offensivo senza dare riferimenti e dare fastidio ai difensori. Ottima l’intesa con Correa, destinato a partire, così come l’approccio: dozzine di scatti, sponde e assoli. Promosso".

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"Positivo anche il debutto di Josep Martinez, al netto dei due gol presi. Lo spagnolo, arrivato dal Genoa, ha giocato con la sicurezza di chi farà di tutto per imporsi come titolare. Ha chiamato i difensori a voce alta, ha comandato il reparto, ha effettuato una bella parata nel secondo tempo e si è distinto in un altro paio di occasioni, salvo poi lasciare il posto a Di Gennaro dopo un'ora. Insomma, ok anche lui. Tra i titolari c’era solo Henrikh Mkhitaryan, in campo per circa sessanta minuti nel suo solito ruolo, mentre gli altri arriveranno nei prossimi giorni. Acerbi, Satriano e Vanheusden sono rimasti a riposo. Il primo tornerà ad allenarsi col gruppo soltanto a partire dalla prossima settimana. Intanto, Inzaghi ha dato una chance a diversi giocatori della Primavera: oltre a Topalovic hanno trovato spazio Thomas Berenbruch (2005), Francesco Stante (2005), Enoch Owusu (2005), Dilan Zarate (2007), Gabriele Re Cecconi (2006), Issiaka Kamate (2004), Leonardo Bovo (2005), Matteo Motta (2005), Mike Aidoo (2005) e Matteo Cocchi, terzino sinistro del 2007", aggiunge il quotidiano.

 

 

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