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"L’ingaggio di Taremi nasce da questa esigenza: Simone si aspetta di lavorare con un titolare in più nel reparto. E proprio per questo i dirigenti nerazzurri si sono mossi con un anno di anticipo: l’operazione si è rivelata un affare dal punto di vista economico (l’iraniano è arrivato senza costi di cartellino) e può diventarlo anche dal punto di vista tecnico. A patto che l’ex Porto mantenga le vecchie abitudini: sempre in doppia cifra da quando gioca in Europa, un gol ogni 185 minuti in Champions (meglio di Lautaro e di Thuram, rispettivamente una rete ogni 259 e 353 minuti)", analizza Gazzetta.
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