Tra le pagine dell'edizione odierna de Il Giorno, il giornalista Giuseppe Tassi ha commentato la sfida di ieri tra Inter e Juventus, sottolineando la stabilità dei nerazzurri: "Come sbattere contro la roccia. Questo deve aver pensato Allegri mentre la sua Juve furiosa cozzava conto il muro interista. Il secondo duello di vertice per la squadra di Spalletti finisce con un altro 0-0, proprio come a Napoli. Morale, l’Inter resta la sola squadra imbattuta in campionato, conferma il ruolo di leader e fa capire che la sua scorza robustissima può reggere gli urti più brutali. Se le pretendenti allo scudetto non sanno piegarla, può davvero compiere l’impresa: non gioca le Coppe, può concentrarsi sul campionato e contro le medio-piccole non perde un colpo. Dietro lo scoglio nerazzurro però c’è una Juve in salute, a tratti spumeggiante, quando Pjanic e Matuidi salgono di tono e aggrediscono in velocità su ogni palla.
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Tassi (Il Giorno): “L’Inter è una roccia, può fare l’impresa. Il sogno di Spalletti…”
Così il giornalista de Il Giorno sul quotidiano odierno
Si rivede a tratti la Signora degli scudetti con Mandzukic che esalta a più riprese le qualità del grande Handanovic - continua il giornalista -, Cuadrado instacabile a proporre smarcamenti e cross, Higuain sempre in palla anche nella morsa della difesa interista. Dopo una partenza prudente, riecco la Juve arrembante che aggredisce sulle seconde palle, che toglie il fiato agli avversari. Funziona la formula del 4-3-3 con la difesa imperniata su un Chiellini superbo. Ma la superiorità tecnica e il possesso di palla non bastano a garantire la vittoria. E quando Allegri decide di giocare la carta Dybala, lo Stadium misura una volta di più il momento di crisi e di involuzione del giovane argentino, incapace di calarsi nei ritmi convulsi di una partita giocata sul filo dei nervi. In proiezione scudetto, la Juve mostra più qualità e la forza di un gruppo suopercollaudato, ma l’Inter somiglia ad una roccia. Nulla la scalfisce, nemmeno la paura di confrontarsi con i i più grandi. Ecco perchè il sogno di Spalletti può finire in gloria".
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