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Tavecchio: “Il mancato Mondiale mi ha colpito. In tanti speravano nell’eliminazione…”

Francesco Parrone

L'ex numero uno della federcalcio torna a parlare degli ultimi mesi bui del calcio italiano

L'ex presidente della FIGC, Carlo Tavecchio, è intervenuto a Radio Sportiva, dove è tornato a parlare della mancata qualificazione dell' Italia all'ultimo Mondiale: "Io sono stato colpito dalla non qualificazione al Mondiale e mi sono dimesso. Sono convinto che a San Siro ce ne fossero parecchi che speravano nell'eliminazione degli Azzurri come unico modo per rovesciarmi. La rosa della Nazionale parte dai titolari in Italia. In questo momento la situazione è confusa, ma Mancini è un ottimo allenatore. Non si può tornare a vincere dall'oggi al domani".

CRISI DEL CALCIO ITALIANO -"Ci è stato detto che il calcio italiano vive sui fondi CONI e questo è ridicolo. Vive per l'80% con mezzi propri e poi prende un contributo minimo federale. La FIGC ha 4 squadre in Champions, abbiamo portato il VAR come grande rivoluzione. Seconde squadre? Va stabilita la forma giuridica: è un paradosso che la Juve voti nell'Assemblea giuridica come tale e lo faccia anche in Lega Pro. Inoltre le regole erano poco chiare. Nel nostro calcio andavano fatte riforme in precedenza. Io ho chiesto più volte di avere massimo 5 stranieri per squadra, ma non sono stato ascoltato. Servivano 18 squadre in A, 20 in B e massimo 40 in C".