LEGGI ANCHE
"Non è impossibile che ci sia stata una sorta di pigrizia mentale, se non fisica, dietro le resistenze al “calcio perimetrale” che voleva imporre Luciano Spalletti. Forse scetticismo. Certo non si sono capiti. Prima della partita con la Croazia, il gruppo era convinto di proseguire nel solco delle prime due partite. A due ore dal fischio d’inizio è cambiato tutto, o almeno questo ha percepito la squadra. Difesa a tre, due attaccanti, fuori un paio di giocatori che pensavano di esserci, ripescati due che si sentivano esclusi. Poi, la conferma di Di Lorenzo: il peggiore eletto a irrinunciabile. E chi poteva giocare al suo posto finiva colpevolmente per sentirsi in vacanza".
(Repubblica)
© RIPRODUZIONE RISERVATA