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Teocoli: “Scudetto Inter, in parte sono contento. Ho saputo che Bergomi…”

Gianni Pampinella

Il comico e tifoso rossonero ha rinviato il volo per Milano, troppi tifosi nerazzurri in festa

Teo Teocoli doveva rientrare a Milano lunedì, aveva già prenotato il volo e fatto il tampone, ma la notizia dei festeggiamenti nerazzurri l’ha convinto a rinviare il volo. "Più che altro perché dopo tanto isolamento preferisco non rischiare nulla ed essere prudente fino in fondo, poi – ride – l’idea di arrivare a Milano e di ritrovare tutti i miei amici nerazzurri in visibilio, pronti a sfottere, da Gino e Michele a Bertolino, non mi entusiasmava... In più dovevo fare un po’ di lavoretti, ho scelto di stare alla larga un altro po’. Di sicuro, se fossi stato a Milano sarei rimasto chiuso in casa", dice il comico e tifoso rossonero alla Gazzetta dello Sport.

L’hanno chiamata i suoi amici nerazzurri?

«No, ma ho saputo che Beppe Bergomi festeggia ancora girando per Milano in costume da bagno, ma non gliel’hanno detto che non ha più vent’anni? A parte gli scherzi, ci vogliamo bene con i cugini dell’altra sponda del Naviglio, a cominciare da Massimo Moratti, che ha sempre sostenuto la squadra».

Che sensazioni le ha lasciato questo scudetto interista?

«Ho sofferto di più per le nostre sconfitte con Sassuolo e Lazio. In parte sono contento che il titolo sia tornato a Milano: ne beneficia l’Inter, ma anche il Milan, sperando che ritorni in Champions League. Dopo nove anni di sofferenza con lo strapotere della Juve, torneremo a vedere San Siro pieno, non vedo l’ora!».

Che cosa ne pensa di Conte?

«È forte perché non molla niente, spinge nella fatica, cura ogni minimo dettaglio. Non ha mezze misure, se non è con te è un nemico, naturalmente parlo da un punto di vista sportivo. È un vincente, vuole pieni poteri e i fatti gli danno ragione. Ha voluto fortissimamente Romelu Lukaku ed è stato ricompensato».

A proposito, che ne dice della scorribanda di Lukaku, in auto in mezzo ai tifosi?

«Ma non era Zapata? Ci mancava che cantasse O mia bela Madunina!»

(Gazzetta dello Sport)