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Lo schema tragico sarebbe perfetto se i due si scontrassero uno da laziale e l’altro da romanista. Ma purtroppo per la sceneggiatura, e forse anche per De Rossi, Inzaghi oggi guida una delle migliori Inter di sempre, capolista con 57 punti dopo 22 partite, 51 gol segnati e solo 10 incassati. Il tecnico nerazzurro, che la gara la guarderà dalla tribuna per squalifica e sarà sostituito dal vice Farris, viene da quattro vittorie con Lazio, Napoli, Fiorentina e Juventus senza incassare reti, fra Supercoppa e campionato. La Roma da quando è cambiato il tecnico non ne sbaglia una: nove punti contro Verona, Salernitana e Cagliari. A nessuno sfugge che per DDR oggi all’Olimpico sarà il primo vero esame.
Che De Rossi voglia ricalcare le orme di Inzaghi è logico. Ed è troppo intelligente per pensare che il collega sia arrivato dov’è perché “predestinato”, formula di magia nera che ammazza le carriere dei giovani allenatori. «Mi hanno dato del predestinato già due anni fa, ma dopo l’esonero alla Spal nessuno lo pensava più. Ora sono arrivato un po’ per caso ». Per restarci gli tocca lavorare. Lo sta facendo bene, a giudicare dalle prime mosse. Compreso fare i complimenti a Inzaghi, che fra gli avversari in Serie A ne raccoglie pochi. Le parole dolci a Simone arrivano da Guardiola, Klopp, Ancelotti. «L’Inter è la squadra più forte del campionato. Credo non si sottolineiabbastanza che sia anche quella che gioca meglio, insieme al Bologna. Bisogna dare i meriti a Simone: ogni volta che li vedo sembrano più forti di prima» ha detto l’allenatore della Roma, libero da invidie.
Il contratto di De Rossi termina a fine stagione, ma c’è da scommettere che la proprietà sarà felice di prolungare in caso dovesse centrare quel posto in Champions che manca da sei anni. A Inzaghi l’Inter chiede lo scudetto. E se lo chiede lui per primo. Sa che la trasferta di Roma – l’ultima contro una big in campionato, insieme al derby col Milan e a quella di Bologna – è una tappa importante. «Ogni squadra al mondo è battibile, anche l’Inter. Avremo rispetto ma servirà spavalderia. Siamo la Roma, a casa, con 65mila spettatori. Possiamo vincere». Spetta all’Inter dimostrare il contrario”, si legge.
(Fonte: Repubblica)
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