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Testa alta, petto in fuori e pronti alla battaglia. L’Inter ha due assi nella manica da giocare

Spalletti, tecnico dell'Inter, può contare su San Siro nerazzurro e sul rientro di Nainggolan

Andrea Della Sala

Quella di stasera sarà una gara dal sapore speciale. A San Siro l'Inter affronterà il Barcellona e proverà a capire se la crescita evidenziata nell'ultimo periodo è quella definitiva. "È come quando a scuola si prendono un po’ di bei voti di fila. I professori ti elogiano, i genitori sono felici, la ragazza carina del secondo banco ti fa l’occhiolino e tu ti senti imbattibile. Però poi arriva quell’interrogazione in quella materia in cui ci hai sempre capito poco, con quel professore che ce l’ha un po’ con te e l’ansia inizia a salire. Già, perché si tratta a tutti gli effetti di uno scoglio, e se lo passi di fatto vale doppio. Quindi carica e consapevolezza. Nella propria forza ma anche del livello della sfida. È così che l’Inter approccia la sfida di questa sera con il Barcellona. I nerazzurri stanno bene, benissimo. Sono in fiducia ma le gambe, inevitabilmente, tremano un pochino perché di fronte ci sono loro, quelli vestiti di blaugrana che giocano così bene al pallone. Ci vuole rispetto ma anche tanta carica e determinazione e consapevolezza nella propria forza. D’altra parte non c’è altro modo per vedersela con i migliori del mondo, che se non lo sono poco ci manca. Testa alta, petto in fuori e via, verso la battaglia. Sportiva, s’intende", si legge su il Giornale.

"Spalletti rispetto alla partita del Camp Nou potrà contare su altre due armi importanti. La prima è la spinta di un San Siro carico di tifo e di passione pronto a spingere la squadra. La seconda è il recupero di Nainggolan, fondamentale per gli equilibri che sa dare tra fase difensiva e fase di spinta nel mezzo. Anche con il 4-3-3 visto nelle ultime, positive, gare", precisa il quotidiano.

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