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Sun ha dedicato un articolo ad Andy van der Meyde e lo presenta come un giocatore la cui carriera è stata incentrata sul gioco d’azzardo, l'alcol, il sesso, la droga e la depressione. Il giocatore olandese è passato anche dall’Inter, a 32 anni la sua carriera in pratica è stata rovinata dagli eccessi e oggi a 38 anni si è rilanciata come youtuber, ha lanciato anche una sua linea di abbigliamento.
Ha esordito nell’Ajax a 18 anni ed ha giocato accanto a Ibrahimovic, Van der Vaart, con loro ha giocato anche in Champions e con la Nazionale orange ha collezionato 17 presenze, era celebre la sua esultanza in ginocchio mentre fingeva di sparare con un fucile, nel 2003 è arrivato a Milano ed era atteso da un destino da star.
Dicevano di lui potesse essere un nuovo Figo, ma con la maglia nerazzurra ha giocato solo 32 gare, poi è andato all’Everton, dove gli hanno offerto il doppio dei soldi. In un’intervista concessa alla BBC in passato ha detto: “Uscivo, bevevo, non pensavo al calcio, ero depresso, non giocavo più, scommettevo anche” e al The Sun nel 2012 ha confessato: “Ho comprato una Ferrari e sono andato in un celebre bar di Liverpool. Dopo un paio di ore in cui ho bevuto, sono andato in un night club, non era una cosa intelligente da fare, ma avevo voglia di vedere donne nude. Ne ho vista una mora e volevo fare sesso con lei e ho cominciato a dipendere anche da lei”.
Ma lui era sposato e il suo matrimonio è finito: “Avevo detto alla mia ex moglie che volevo andare in un albergo per riposare, ma la stavo solo tradendo. Un detective privato aveva foto mie con la mia amante e mia moglie mi ha chiamato chiedendomi come stava lei e io ancora negavo”.
Era ormai dipendente da alcol e farmaci anti depressivi. “Ho iniziato a non dormire, bevevo vino e Bacardi e prendevo i sonniferi, ne ero dipendente, erano piuttosto pesanti, le doveva prescrivere il medico. Così le ho rubate dallo studio del medico del club e nessuno se ne è accorto, per più di due anni ho rubato là le pillole”, ha ancora detto in passato l’ex calciatore che nel 2009 ha lasciato l’Everton dopo quattro stagioni con venti presenze e zero gol. E’ rimasto a Liverpool e ha perso il controllo sull’alcol, ha iniziato anche a fare uso regolare di cocaina, a festeggiare ogni santo giorno: “Ho preso coca e alcolici e ho festeggiato sette giorni su sette. Non potevo concentrarmi né sul calcio e né su altro. Fare festa era l’unica cosa che facevo. A Liverpool non sono riuscito a controllarmi, ho capito che quella città mi avrebbe ucciso e così ho avuto il bisogno di andarmene”.
(Fonte: thesun.co.uk)
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