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Intervistato da La Gazzetta dello Sport, il centrocampista della Spagna Thiago Alcantara ha parlato anche di quanto accaduto all'Europeo a Eriksen:
Che nazionali le sono piaciute sin qui in questo Europeo?
«L’Italia ha iniziato in maniera formidabile ma per me non è una sorpresa. Puoi sorprenderti forse, e solo in parte, per i due grandi risultati: ma la squadra di Mancini viene da una dinamica incredibile di 29 partite senza perdere, 10 senza incassare ed è bello vedere come si impone. Come cerca la sua essenza. La Francia è molto consolidata. Mi piace guardare gli altri e pensare a come posso batterli. Guardo le partite più in forma analitica che passionale: Italia e Francia che meglio di tutti stanno sviluppando l’idea del gioco che vogliono fare. Altre squadre riescono comunque ad essere dominanti, come il Portogallo o la Germania che affrontando una squadra super solida come la Francia ha mostrato un gioco preciso. E l’Inghilterra, che ha un grandissimo potenziale con giocatori che stanno crescendo all’interno di questo progetto. E poi ci siamo noi, che abbiamo un’idea di gioco molto precisa che sviluppiamo da tempo: ci manca solo che la palletta entri».
Che cosa ha pensato quando ha visto Eriksen accasciarsi?
«Il calcio passa in ultimo piano. Pensi: “Che stiamo facendo qui ad allenarci, a giocare al calcio?”. Ma allo stesso tempo sei li a sperare e a pregare con tutte le tue forze che recuperi perché sai che vuole vivere, ovviamente, ma anche che vuole tornare a giocare a calcio. Un incrocio di emozioni tra la voglia di lasciare tutto e una riflessione sulla bellezza e la fortuna di ciò che facciamo».
Ha avuto paura?
«No, perché questi episodi succedono col contagocce. È come quando leggi di un incidente aereo: quanti aerei hai preso e quanti ne sono caduti?».
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