Thiago Motta: “All’Inter tutto bellissimo, fatta la storia: ora tante novità , un giorno…”

Dal ritiro mondiale della nazionale azzurra, a due giorni dalla seconda partita del torneo contro la Costa Rica, davanti ai microfoni dei giornalisti presenti in sala stampa si è presentato Thiago Motta, l’ex centrocampista nerazzurro...

Dal ritiro mondiale della nazionale azzurra, a due giorni dalla seconda partita del torneo contro la Costa Rica, davanti ai microfoni dei giornalisti presenti in sala stampa si è presentato Thiago Motta, l'ex centrocampista nerazzurro (storico eroe del Triplete e tassello fondamentale della squadra allenata da Josè mourinho) che ora milita nel Psg.

Thiago Motta, tra i vari argomenti, nel corso della conferenza ha parlato proprio di Inter, non scongiurando un possibile ritorno in Italia dopo aver ricordato i tempi passati in maglia nerazzurra. Queste le sue parole, relative anche alla sua scelta di giocare per l'Italia: “Io mi sento un italiano nato in Brasile, e sto difendendo i colori di una grande Nazionale. Sono andato via dal Brasile e dal Sudamerica molto presto, avevo 15 anni, e mi sono abituato al modo di vivere e giocare europeo, la mia famiglia è italiana e per questo ho scelto quella che è la mia nazionale, nonostante sia rimasto nel giro della Seleçao fino a 23 anni. Non ho mai sognato di giocare con la maglia verde-oro, non è un sentimento che ho sentito dentro di me, davvero. Un Mondiale in Brasile mi fa sentire inevitabilmente qualcosa di diverso, ma con l’Italia è stato tutto diverso. Era una cosa che avevo dentro e avere un nonno a Rovigo mi ha permesso di ritrovarmi in mano un passaporto e una scelta in più. Tornare in serie A un giorno? Sto bene in Francia, ma perché no, in futuro può capitare, anche se non in un futuro prossimo. Il mio momento all’Inter è stato bellissimo, lì con altri giocatori abbiamo fatto la storia dell’Inter, ma adesso stanno cercando di costruire una nuova squadra, con un nuovo presidente. Io mi trovo benissimo a Parigi, non penso di cambiare vita in un futuro prossimo, ma tornare in Italia, perché no? Può succedere, non si può mai sapere…”.