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Thohir dribbla i desideri di Mancini, il tecnico non sarà contento e…

Alessandro De Felice

Il presidente nerazzurro svia alla domanda su Touré e intanto Mancini non rientra a Milano.

Il mercato dell'Inter sarà molto complicato, soprattutto per Ausilio, che avrà l'obbligo di rinforzare la squadra con pochissime risorse a disposizione. Le cessioni dovranno finanziare gli innesti, ormai la situazione è nota da tempo anche a Mancini, che infatti non si è fatto vivo per farsi ripetere quello che già sa. Questo è quanto spiega l'edizione odierna del Corriere dello Sport:

"La strada, insomma, è quella di finanziare gli innesti con le partenze. Evidentemente, riuscendo a far partire solo coloro che possano essere sostituiti in maniera adeguata, o addirittura migliore rispetto all’originale. «Per acquistare un paio di giocatori, dovremo cederne altrettanti. E’ ciò che prevede il Fair-Play Finanziario. Abbiamo dei vincoli per chi entra e chi esce e per il monte ingaggi. Ma questo non significa perdere gli elementi che riteniamo fondamentali. Siamo l’Inter e restiamo tra i 3-4 club che spendono di più in Italia». La situazione è nota da tempo anche a Mancini, che, magari, non sarà felicissimo della situazione, ma non doveva certo aspettare di incontrare nuovamente Thohir per farsela ripetere. E, infatti, come previsto, non essendo mai stato fissato alcun appuntamento, i due non si incroceranno in occasione di questo blitz milanese del magnate indonesiano. «Credo che lui torni dalle vacanze lunedì. Ci vedremo quando sarò qui a giugno». Peraltro, il presidente nerazzurro sa bene che tipo di giocatori vorrebbe il suo allenatore. A cominciare da Yaya Tourè. Così, davanti al nome dell’ivoriano, è scattato in dribbling: «Dal mio arrivo, sono stati presi tanti nuovi calciatori. Alla fine i giocatori vanno e vengono. Ma chi arriva qui deve capire l’importanza di indossare i colori dell’Inter. La nostra maglia non è facile da indossare»".