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Inter, Thuram è cambiato. Non solo bomber spietato, Marcus è leader anche fuori dal campo

Andrea Della Sala Redattore 
L'attaccante francese sta segnando con grande regolarità e si dimostra un giocatore fondamentale per questa Inter

È servita la cavalleria per tornare da Berna con i tre punti. Arnautovic e Taremi non sono riusciti a pungere, l'austriaco ha sbagliato anche un rigore. Inzaghi è stato quasi costretto a inserire Lautaro e Thuram, oltre a Dimarco, per costruire il gol vittoria.

"Tutto è relativo, pure l’Inter e il suo attacco da Champions. Ogni minuto con la ThuLa in campo è più rapido, elettrico dello stesso noioso tempo con Taremi accanto ad Arnautovic: come tutte le cose belle in apparenza fugge via. In ogni caso dà emozioni differenti a tutti, compagni e avversari. Tifosi svizzeri che sognavano l’impresa, tifosi italiani che ormai non ci credevano. L’ha timbrata il francese diventato cannoniere di rara spietatezza, uno sparviero nel tocco rapace su assist di Dimarco, a sua volta liberato dal gemello argentino Lautaro. La mossa di Simone di inserire Thuram accanto a Lautaro, entrato prima del francese, ha marcato il solco: sono bastati 14’ più recupero di purissima ThuLa per superare le difficoltà bernesi e dimostrare che ogni singolo attacco ha una propria personale misura del tempo. Non bastasse, si è dimostrato una volta di più quanta differenza ci sia tra i plenipotenziari del ruolo e la coppia iraniano-austriaca che ne ha fatto le veci per la seconda volta di fila in una notte d’Europa", sottolinea La Gazzetta dello Sport.

"Sembrava un po’ sciupone sottoporta, adesso è una sentenza, non solo in Italia. Le sette reti in campionato ne fanno il vicecapocannoniere, questo colpo dello 0-1 in trasferta nel recupero fa saltare il tappo anche in Champions. Siamo già a otto centri in dieci partite: con Lautaro lontano dai vecchi standard realizzativi è lui che tira la carretta. E oltre il campo parla da leader anche fuori. Neanche il tempo di finire di parlare a caldo che già il leone di Berna tornava a correre sull’erba sintetica con i compagni rimasti in panchina. Aveva giocato troppo poco, serviva un supplemento di allenamento. Del resto, domenica arriva a San Siro una squadra cara alla famiglia Thuram perché un tempo fu di papà e ora è del fratello Khephren", aggiunge il quotidiano.