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In Francia con i piedi e con il cuore a Milano. Tutto in un abbraccio: Thuram ha ripostato quello insieme a Lautaro Martinez, quello che è arrivato dopo uno dei suoi gol nella tripletta al Torino. Il francese è stato il mattatore della partita. Si era fermato per un mese, dopo la doppietta all'Atalanta del 30 agosto. Prima di allora aveva segnato altri due gol nella partita col Genoa. Quattro gol a inizio stagione e poi una pausa di tre partite con Monza, Milan e Udinese, ma in quella gara aveva comunque regalato un assist. Con il Toro (non Lautaro, la squadra granata.ndr) si è ripreso tutto in un colpo solo.
Il francese, dopo un anno alla corte di Inzaghi, è maturato, è in mezzo al gioco nerazzurro, ha assunto toni da centravanti di razza e l'evoluzione potrebbe ancora regalare sorprese. Ci spera Inzaghiche di lui di recente ha detto: «Per me Marcus si integra perfettamente con Lautaro, è bravo in profondità e nella gestione della palla. Sta attaccando con più forza la profondità, è quello che gli chiediamo perché abbiamo l'obbligo di andare in profondità specie contro le squadre che difendono a cinque». Quando a fine partita gli hanno detto che questo exploit di inizio campionato è dovuto al suo modo diverso di stare in area lui ha replicato: «Non è cambiato niente, è la stessa Inter dell'anno scorso. Con Lautaro ci troviamo bene, a volte segna lui, a volte io. L'importante è che l'Inter vinca». Non è cambiato niente, è sempre la stessa ThuLa. Che si è fatta ammirare, tutta in un abbraccio, quello che Lauti e Marcus - ora impegnati con Argentina e Francia - si sono scambiati nell'ultima gara a San Siro con la gente in tribuna ad applaudirli come a volerne fare parte.
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