Il tifoso nerazzurro scoppiato in lacrime e inquadrato dalle telecamere dopo il gol di Arnautovic, racconta quella notte
Dopo il gol di Arnautovic in Inter-Atletico Madrid, le telecamere hanno ripreso un tifoso nerazzurro in lacrime. Il suo nome è Paolo e, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, racconta come ha vissuto quei momenti: "Sono toscano di Castelfranco di Sotto, in provincia di Pisa, a circa 350 chilometri da Milano. Io e mio figlio siamo venuti apposta per la partita e siamo tornati casa dopo il fischio finale: siamo rientrati alle 5 del mattino. Il giorno dopo avevo la sveglia alle 8: ho dormito tre ore".
"Sono un piccolo commercianti di frutta. Tra l’altro, qualche volta devo alzarmi alle 2 di notte ed è successo proprio martedì, giorno della partita. Alle 13 io e mio figlio siamo partiti per andare a Milano, alle 18 abbiamo parcheggiato prima di prendere il pullman. Di fatto, sono andato a dormire 27 ore dopo e senza poter riposare molto. In questa vita abbiamo bisogno di emozioni: l’Inter non si comanda".
Perché il gol di Arnautovic l’ha emozionata così tanto?
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"Io e mio figlio eravamo in primo arancio, abbiamo visto i due errori di Arnautovic da vicino: soprattutto dopo il secondo gol sbagliato, Marko era affranto. Si sarebbe sotterrato. E proprio lui è riuscito a segnare: la cosa mi ha colpito particolarmente".
Quindi gioia, ma anche empatia nei confronti del calciatore?
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"Proprio così. Non ho mai avuto problemi né a ridere né a piangere, anche davanti alla mia famiglia e agli amici: se mi viene da piangere lo faccio, non lo ritengo un sintomo di debolezza. Sono un uomo di 183 centimetri per 110 chili, eppure va così. Anche durante la finale di Sinner agli Australian Open mi sono commosso: è lo sport".