Stefano Tirelli, 48 anni, nella sua carriera di mental coach e docente all’università Cattolica ha lavorato con Essien, Terry, Del Piero, Beckham, De Sciglio e Ranocchia. Il Corriere dello Sportchiesto della capacità dell’ Inter di segnare negli ultimi minuti: "Questa “abilità” - ha iniziato - è frutto di due condizioni tra di loro complementari: quella fisica e quella mentale. L’efficienza muscolare che ti permette fino alla fine di prendere le decisioni giuste è importante, ma anche quella mentale, che è allenabile, lo è altrettanto. Quest’ultima è uno dei principali aspetti sui quali lavoro con i miei atleti: chiedo loro di offrire sempre una prestazione efficace, sia sul 3-0 sia sullo 0-3 al 43' della ripresa. L’atteggiamento mentale deve essere quello giusto, indipendentemente dal risultato, dal comportamento dei compagni, dall’ambiente esterno e dalle decisioni dell’arbitro".
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Tinelli (MC): “Spalletti? I giocatori sentono il fiato sul collo e rispondono in campo…”
L'analisi del noto mental coach che ha lavorato con diversi atleti famosi
Tirelli ha spiegato come si può allenare l’attitudine a non mollare mai: "Utilizzo tecniche di rilassamento e visualizzazioni che portano a gestire da protagonisti scenari di successo o di insuccesso. Se in una squadra almeno 5 elementi hanno questo pensiero, è più facile segnare e recuperare negli ultimi minuti finali un risultato. L’Inter? Spalletti ha una grande importanza perché i giocatori vedono il suo comportamento, sentono il suo fiato sul collo e rispondono di conseguenza. Lo scorso anno in campo andavano 11 individui".
(Fonte: Andrea Ramazzotti, Corriere dello Sport 11/10/17)
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