ultimora

Tognazzi: “Fischi a Donnarumma? Mi domando se Mancini abbia fatto bene a schierarlo”

Gianni Pampinella

L’attore e regista torna sulla contestazione dei tifosi del Milan a Donnarumma nel corso di Italia-Spagna

Quella contro la Spagna è stata una partita da dimenticare per l'Italia e soprattutto per Gianluigi Donnarumma. Il portiere del Psg è stato sommerso dai fischi, un'accoglienza che ha influito anche sulla prestazione in campo. "Il primo gol che ha incassato non mi sembra degno di un portiere come lui. Poi ha rischiato anche quella che in gergo si chiama ‘papera’ no? Probabilmente anche il giocatore era molto teso. A questo punto vien da chiedersi se la decisione di Mancini di mandarlo in campo fosse corretta. Il finale della storia era scritto, tanto più dopo lo striscione che era stato appeso il giorno della vigilia fuori dall’hotel", dice Ricky Tognazzi al Corriere della Sera.

"Mi è dispiaciuto per l’Italia. Mercoledì Gigio era un giocatore che rappresentava una nazione, andando oltre i personalismi. Mi viene in mente quando Napoli a Italia ‘90 ospitando la sfida degli azzurri di Vicini tifò smaccatamente per Maradona. Però mi chiedo: il fatto che lui si fosse comportato in maniera assolutamente fredda, mettendo da parte ogni elemento di passione per la squadra che lo ha cresciuto si sapeva, che i tifosi fossero avvelenati si sapeva, quindi mi domando se Mancini abbia fatto bene a schierarlo".

"Il razzismo è una piaga vergognosa che va estirpata ma nulla c’entra con quanto è accaduto con Donnarumma per il quale entrano in gioco altri sentimenti. Il mondo delle curve lo conosco bene per aver girato il film Ultrà negli anni Novanta sul fenomeno. Con il tifoso preso singolarmente è possibile parlare, scherzare. Inserito in un contesto di gruppo e incontrato prima di una trasferta si imbruttisce collettivamente. All’epoca avevo fatto infuriare tutte o quasi le tifoserie d’Italia per aver svelato aspetti intimi del loro mondo".

(Corriere della Sera)