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"Da Zoff in poi, Buffon alla pari di Zoff. E non per le carriere molto simili: simboli italiani, la Juve, un Mondiale vinto, un addio al calcio (sempre che Gigi dica addio) che arriva tardissimo, a 40 anni compiuti. Portieri molto diversi, e di ere diverse: come usare un Motorola e un'Iphone 10, per rendere l'idea. Diversi perché Zoff era l'immagine della tradizione e Buffon dal primo giorno ruppe quella tradizione, spaccando tutto: metteva la testa fra i piedi degli avversai, non erano tanti i portieri che lo facevano o lo avevano fatto. Da Zoff in poi, ovvero dopo Zoff, Buffon il numero 1? Sì, se non consideriamo il valore assoluto: magari per un po' sono stato più forte io di lui, sicuramente per qualche anno lo è stato Peruzzi, e altri ce ne sono stati all'estero. Comunque sì, per la continuità: Gigi lo è stato, o è stato vicino ad esserlo, per un arco di tempo mostruoso: Per questo oggi è un'icona: come fu Schmeichel per me, ai tempi".Francesco Toldo, ex portiere dell'Inter, ha descritto così a La Gazzetta dello Sport Gianluigi Buffon, prossimo a lasciare la Juventus a fine stagione.
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