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Getty Images
Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Francesco Toldo torna sulla semifinale contro la Spagna vinta dall'Italia ai calci di rigore. Per l'ex portiere il ricordo va agli Europei del 2000 quando in semifinale gli azzurri vinsero ai rigori contro l'Olanda. "Eh sì, un bel profumo. Ero sul divano, una birretta in mano, e come ogni volta che ci sono dei rigori mi metto lì a “battezzarli”: questo lo tira lì, questo lo può parare... Prima però i miei figli al telefono mi hanno chiesto: papà, quanti ne para Donnarumma? Avevo risposto due e non sbagliavo, poteva prenderne un altro: se scegli la parte giusta devi fare paura, come dopo con Morata. Gigio è grande, se allarga le braccia può coprire tutta la mezza porta che sceglie".
Più difficile parare il rigore di Morata o quel tiro di Dani Olmo nel primo tempo?
«Difficoltà diverse, stessa concentrazione: il massimo, per un portiere».
Donnarumma è già fra i cinque portieri più forti del mondo?
«Talento innato con l’età dalla sua parte: legittimo erede della dinastia dei grandi portieri italiani, senza fare nomi. Anche un bravo ragazzo, con un grande pregio: regge bene le pressioni. Io posso dirlo, visto che l’ho allenato nella Nazionale Under 16 e 17: è migliorato molto, ma è umile abbastanza da capire che può farlo ancora tanto. Fra i più forti del mondo c’è già: deve solo conservare questa testa, per diventare il migliore».
(Gazzetta dello Sport)
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