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Toldo: “Mourinho? Tifosi Inter lo accoglieranno strabene. Ha scelto Roma per non sporcarsi”

Andrea Della Sala

Intervistato da Gazzetta.it, l'ex portiere dell'Inter ha parlato del ritorno a San Siro di Mourinho della sfida di domani con la Roma

Intervistato da Gazzetta.it, l'ex portiere dell'Inter Francesco Toldo ha parlato del ritorno a San Siro di Mourinho della sfida di domani con la Roma

Come crede che verrà accolto Mourinho domani a San Siro?

"Strabene, come merita. E anche io tornerò in tribuna dopo tanto tempo proprio per lui. Josè ha davvero lasciato il cuore all'Inter e i tifosi ricambiano. Non soltanto per il Triplete".

Perché Mou ha lasciato il cuore all'Inter più che negli altri club in cui ha allenato?

"Per il feeling incredibile che si è creato con Moratti. Per l'empatia che si è sviluppata con tutto l'ambiente. Sono stato all'Inter tanti anni e, mi creda, soltanto con lui ogni dipendente della società ha remato nella stessa direzione. Fino all'apoteosi di Madrid. Il suo arrivo fu un fulmine a ciel sereno. Tutti poi hanno cercato di imitarlo, inutilmente...".

Ci racconti il suo rapporto con Mou.

"In quegli anni ero il vice di Julio Cesar, ma Josè con me fu chiaro dall'inizio e questa è la cosa che conta. Mancini lo fu molto meno. Mou è un uomo con la U maiuscola. Uno degli allenatori più preparati, completi e intelligenti. Pur con i suoi difetti. Per esempio, tecnicamente dovrebbe migliorare nell’insegnamento diretto ai giocatori. Ma questo credo sia dovuto al fatto che non ha mai giocato ad alti livelli".

Lo sente ancora?

"Ultimamente no, perché lo so molto concentrato sul progetto Roma e non voglio disturbarlo. Anche se perché tutti i suoi ex lo chiamassero ancora, impazzirebbe. Però io detengo un record...".

Dica....

"Sono l'unico a cui Josè ha fatto da assistente in panchina. È successo il 30 marzo 2019. Coordinavo Inter Forever e a margine dell'inaugurazione del nuovo stadio il Tottenham ci ha invitato per un'amichevole. Vado a trovare José a Manchester e gli dico di venire in panchina ad aiutarmi. Accetta, ma gli chiedo anche di avvisare Spalletti, allora sulla panchina nerazzurra, per evitare equivoci. Luciano dice sì e lui mi ha tormentato per tutta la partita, mettendomi pressione. Uno spasso. A Manchester ero stato a trovarlo anche l'anno precedente, portandogli delle maglie interiste. Aveva molto apprezzato".

 

Vi sareste rivisti anche per il decennale di Madrid, se il Covid non avesse impedito la cena che Moratti stava organizzando a Madrid.

"Un vero peccato che sia saltata a causa della pandemia. Ci siamo dovuti accontentare di una riunione via zoom".

Torniamo alla sfida di domani sera.

"Partita che si annuncia bellissima. Mou è ossessionato dall'idea di vincere trofei, la Coppa sulla carta è il meno complicato. Domani sarà emozionato, ma anche concentrato sull'obiettivo".

Crede che abbia fatto bene a scegliere la Roma?

"Di sicuro è tornato e si è ripreso la scena. A Milan e Juve non sarebbe andato, ci ha pensato bene e ha capito che la Roma non avrebbe 'sporcato' il suo passato".

Come reagirà l'Inter alla delusione del derby?

"Questo lo dirà il campo. Ma Inzaghi, squadra e tifosi non devono preoccuparsi più di tanto. Anche se ha perso sabato, crea sempre tanto. Si vede che ci sono tanti cavalli nel motore".