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Tomada: “In Serbia e Croazia grandi talenti. Ecco chi consiglio…”

Francesco Parrone

A Tuttomercatoweb l’agente FIFA Federico Tomada, esperto di calcio serbo e croato, ci parla del movimento calcistico di questi paesi, sempre molto forieri di grandi talenti. Federico Tomada, le novità di mercato vedono l’Inter...

A Tuttomercatoweb l'agente FIFA Federico Tomada, esperto di calcio serbo e croato, ci parla del movimento calcistico di questi paesi, sempre molto forieri di grandi talenti.

Federico Tomada, le novità di mercato vedono l'Inter interessata a Modric, dopo essersi assicurata a gennaio Kovacic. Come giudichi attualmente il movimento calcistico croato?

"Il mercato croato è molto in voga e con la Croazia entrata nell'Unione Europea per l'Italia è una fortuna poiché i giocatori hanno lo status di comunitario. I giovani stanno crescendo bene: le classi dal 1994 e 1996 sono piene di giocatori interessanti e non a caso la nazionale under 17 è la maggiore indiziata a vincere l'Europeo di categoria. Basti vedere che nelle qualificazioni hanno battuto Francia e Spagna".

C'è un giocatore che ti senti di consigliare?

"Senza dubbio Halilović, che ormai conosciamo tutti. Ai prossimi europei Under 17 farà la differenza. Ha già diverse presenze in A croata, in Champions League e ha segnato qualche gol. Certo, avrà già il suo bel prezzo e considerato che ha solo 16 anni non credo che la Dinamo Zagabria lo venderà adesso. Giustamente lo terrà per far lievitare ancora il prezzo".

Segui anche il mercato serbo. Cosa sta uscendo di interessante?

"Ci sono due giocatori del Partizan molto forti: Mitrović, che è un attaccante molto bravo classe 1994 e Ninković, coetaneo, centrocampista di grandissima qualità. Il Partizan non ha problemi economici, per cui non farà sconti sul prezzo".

Qual è la differenza principale tra il mercato serbo e quello croato?

"Uno fondamentale: che la Serbia non appartiene all'Unione Europea, di conseguenza i giocatori hanno lo status di extracomunitari".

Veniamo agli altri paesi dell'ex Jugoslavia

"I mercati migliori restano Serbia e Croazia. Faccio l'esempio della Slovenia, dove il livello è inferiore. Non essendoci soldi investono molto sui giovani, infatti vedi rose piene di ragazzi del 1992,'93 e '94. L'under 17 non si è qualificata per le fasi finali europee, anche se il movimento calcistico sta migliorando".