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Tomaselli (CorSera): “Inter e Milan imperfette ma vive. Inzaghi ora…”

Tomaselli (CorSera): “Inter e Milan imperfette ma vive. Inzaghi ora…” - immagine 1
Tomaselli, poi, aggiunge: "Il derby non parte 50 e 50, soprattutto se non ci sarà Leao, lui non è sostituibile"
Matteo Pifferi Redattore 

Paolo Tomaselli, giornalista del Corriere della Sera, ha presentato così l'Euroderby di mercoledì, sfida che dà risalto alla Milano calcistica:

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"Milano è pronta. Pronta a prendere di petto la volata per la prossima Champions, con questi 10 punti su 12 strappati a Roma e Lazio nel doppio incrocio nel giro di una settimana. Pronta a mostrare all’Europa — qui e adesso — che Milan e Inter non sono due semifinaliste per caso. E che il derby non produrrà una vittima sacrificale per la finale di Istanbul contro la vincente di Manchester City-Real Madrid, ma un avversario credibile per due squadre di mostri. Milano ha due squadre imperfette, come certifica la loro classifica. Ma ha due squadre vive. Certo, il Milan è in ansia e ha il fiato grosso. Leao non è sostituibile, ma non è ancora fuori per la partita di andata: e quante volte la squadra di Pioli ha trovato risorse inaspettate per andare oltre i propri limiti o i problemi contingenti? Se è arrivato fin qui, in una stagione che sul mercato le ha portato un valore aggiunto prossimo allo zero, è per il talento del portiere e del suo attaccante speciale, certo, i due campioni che fanno la differenza. Ma anche per la capacità di essere un gruppo nel quale la somma degli undici in campo è sempre superiore al valore dei singoli"

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"L’Inter troppe volte è stata dietro a questa linea: il valore del suo gruppo è stato spesso minore delle capacità dei singoli. Adesso no. Adesso c’è l’Inter migliore della stagione, anche perché Lukaku e Brozovic a pieno regime, Inzaghi non li aveva mai avuti. Sarà un caso, ma la crisi in campionato è coincisa proprio con il rientro dei due big a disposizione a febbraio: il loro rendimento a lungo è stato al di sotto degli standard e ha penalizzato anche il resto dell’Inter, che ha faticato con le rotazioni e nel complesso ha perso 18 punti potenziali con le squadre della parte destra della classifica, un’enormità non del tutto comprensibile. Ma è il momento di guardare avanti: il derby non parte 50 e 50, soprattutto se non ci sarà Leao; ma non partiva alla pari nemmeno la lotta scudetto dell’anno scorso e il Milan l’ha riaperta quando tutto sembrava chiuso, nell’ultimo quarto d’ora del derby vinto con la doppietta di Giroud. L’Inter sembra aver imparato la lezione. Ma serve la controprova"

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