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Tomaselli (CorSera): “L’Inter ha un tarlo che non riesce proprio a scacciare”

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L'analisi del Corriere della Sera in merito alla fase difensiva dell'Inter, che ha mostrato qualche lacuna di troppo finora
Matteo Pifferi Redattore 

Intervenuto sulle colonne del Corriere della Sera, Paolo Tomaselli ha analizzato il tema legato alla difesa dell'Inter, già battuta 9 volte in questo inizio di campionato:

Tomaselli (CorSera): “L’Inter ha un tarlo che non riesce proprio a scacciare”- immagine 2

"Il miglior attacco e la sesta difesa. L’Inter double face si gode il secondo posto a due punti dal Napoli dopo il primo mini filotto di tre vittorie fra campionato e Champions, ma ha un piccolo tarlo che non riesce a scacciare: quello di non essere ancora la squadra dell’anno scorso, d’acciaio in difesa e spietata in attacco. I troppi gol presi (9) e tanti gol sbagliati (2 gol con 17 tiri per Lautaro) hanno fatto perdere a Inzaghi 4 punti contro Monza e Genoa e i rischi contro Udinese e Torino non sono passati inosservati, anche se la batosta del derby sembra alle spalle. Inzaghi giustamente pone l’accento sulla reazione e sulla crescita, evidente, della sua squadra. Ma non dribbla le criticità, anche perché la sua Inter ha subito ben 5 gol su 9 dopo il minuto 80, un’abitudine nuova, che rischia di diventare un vizio"


Tomaselli (CorSera): “L’Inter ha un tarlo che non riesce proprio a scacciare”- immagine 3

"Ma quali sono le cause di questo rendimento al di sotto degli standard a cui i nerazzurri erano abituati? Premesso che quegli stessi standard (22 gol appena al passivo) erano quelli di una squadra da record, quindi difficili da replicare, i primi a chiederselo sono proprio Inzaghi e i suoi giocatori. «Dobbiamo fare tutti di più, non solo i difensori» dice il tecnico. «Forse c’è una differenza di attenzione fra campionato e Champions» spiega Sommer, che l’anno scorso a questo punto aveva subito appena 2 reti. Lo scudetto resta l’obiettivo principale, ma non c’è più la bussola della seconda stella a orientare ogni scelta. Quindi ci vuole più tempo per sintonizzarsi sulle singole partite e certi snodi come quello fra City e Milan, con la migliore e la peggiore prestazione in quattro giorni, non sono casuali. «Lavoreremo sull’attenzione — dice Bastoni —: la nostra forza era non sottovalutare nessuno e dobbiamo seguire quella strada, evitando i piccoli black out». Già perché se ci sono errori di fase difensiva, come i 3 gol molto simili presi di testa con cross dal lato sinistro contro Monza (Dany Mota), Milan (Gabbia) e Udinese (Kabasele), ci sono responsabilità individuali ben distribuite e un numero troppo elevato (addirittura 113 col Torino) di palle perse da una squadra che prende gusto ad attaccare anche coi difensori, ma presta il fianco. Quel che interessa a Inzaghi è che ci sono sicuri margini di miglioramento e che Barella sta rispettando la tabella per rientrare dopo la sosta: «Ci aspetta un bel calendario» sorride il tecnico. Roma, Juve, Arsenal e Napoli diranno all’Inter chi è davvero".

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