Damiano Tommasi ha fatto il punto sulla situazione che sta vivendo il calcio a causa della pandemia. Uno stop necessario e una ripartenza solo a determinate condizioni: "Come presidente dell'Associazione italiana calciatori sono stato fra i primi a dire di chiudere tutto e di affidarsi alla scienza. Credo che ora la previsione ottimistica sia quella di riprendere le competizioni senza pubblico: i tempi sono incerti, ma lunghi e va garantita la sicurezza di tutti. Certo, quando giochi a porte chiuse significa che qualcosa non è andato bene: chi corre dentro uno stadio lo fa per divertire il pubblico e uno spettacolo senza il principale attore o coprotagonista è uno spettacolo a metà. Ma l'obiettivo è quello di chiudere il campionato garantendo la sicurezza e la salute di tutti, ricordando che i calciatori non sono robot e che intorno a loro si muovono persone che devono essere altrettanto garantite. Non assegnare i titoli non è un dramma, il dramma sono i malati e i morti: i titoli si assegnano solo se ci sono le condizioni".
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Tommasi: “I calciatori non sono robot, va garantita la salute di tutti. I titoli si assegnano se…”
Il punto del presidente dell'Associazione italiana calciatori
(Chi)
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