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Mascherine, distanziamento, gel. Tommasi: “Calcio depotenziato. Mi lascia perplesso…”

Le parole di Tommasi sul futuro del calcio italiano

Matteo Pifferi

Mascherine, distanziamento sociale, gel, guanti. Sono solo alcuni dei paletti imposti dal protocollo - che il Ctsdeve ancora valutare - per la ripresa delle partite, tema che divide e non poco l'opinione pubblica e i diretti interessati, dal Governo ai presidenti di Lega e FIGC. Damiano Tommasi, presidente dell’Aic, l’Associazione italiana calciatori, dà voce ai dubbi a La Gazzetta dello Sport:

"Speriamo che tutto ciò basti. A me, più delle mascherine, suscita perplessità il distanziamento sociale, questo metro di distacco che oggi come oggi bisogna rispettare anche sul campo. È strano, è una misura che allenta l’energia tipica dello sport. Il calcio depotenziato. Poi ho letto che il pallone può essere elemento di contagio e sono stranito. Il pallone è l’oggetto che sul campo lega tutti e crea attrazione perché tutti lo tengono d’occhio e puntano a toccarlo. Lo spogliatoio venuto meno, in questa fase, è una cosa che mi lascia abbastanza indifferente, non ho mai creduto nella sua sacralità, penso che le squadre diventino tali per altre vie".

SI GIOCERA' CON LE MASCHERINE? - "Non mi risulta che si pensi a un accorgimento simile. Anzi, non penso che sia possibile".