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Tommasi (Pres.AIC): “Sneijder, situazione da tenere sotto controllo…”

Francesco Parrone

Da sabato non si parla d’altro. Inter–Sneijder, mobbing si, mobbing no. Dopo le parole di migliaia di ‘soloni‘ ed esperti in materia, è il turno del presidente dell’AIC, Damiano Tonnasi, che ai microfoni de...

Da sabato non si parla d'altro. Inter-Sneijder, mobbing si, mobbing no. Dopo le parole di migliaia di 'soloni' ed esperti in materia, è il turno del presidente dell'AIC, Damiano Tonnasi, che ai microfoni de ilSussidiario.net ha dichiarato.“Certamente è una situazione che va approfondita ma credo che già nelle prossime settimane tutto sarà più chiaro. Mi sembra comunque di capire che il giocatore si stia allenando e che ci sia un po' di incertezza sulle motivazioni che spingono la società a non farlo giocare: da un lato si parla di scelta tecnica, dall’altra di mancanza di serenità o quant’altro. Di sicuro è una situazione che dobbiamo tenere sotto controllo. Può accadere, - continua Tommasi - che le società cambino idea dopo aver firmato un accordo pluriennale, così come è stato per l’accordo collettivo in cui ci siamo opposti alla modifica dell’articolo 7 che, appunto, prevede l’obbligatorietà da parte della società di allenare tutti i giocatori in prima squadra. Credo siano normali opposizioni nei confronti di chi vuole sfruttare la velata minaccia di non impiegare un giocatore se questo non dovesse accettare destinazioni diverse o modifiche contrattuali”.

Per tentare di controllare il rapporto tra club e giocatore, evitando che si possa venire a creare ogni sorta di ricatto, secondo Tommasi bisogna innanzitutto partire dal diritto di entrambe le parti di veder rispettato un contratto pluriennale sottoscritto congiuntamente. "E’ così dappertutto e deve essere così anche nel calcio, ma purtroppo in alcuni casi si utilizzano forme di comportamento poco congrue che possono minare un certo tipo di rapporto: soprattutto nel caso di Sneijder, poi, parliamo di un giocatore che ha fatto bene e che, se in condizione, può ancora essere impiegato al livello per cui è stato fatto quel contratto sottoscritto appunto da lui e dalla società”.