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Tommasi, pugno duro con gli ultrà : «Mai più confronti tra ultras e calciatori»

Lorenzo Roca

«Mai più confronti plateali magari sotto una curva che sappiano di sottomissione o resa dei conti fra tesserati e tifosi. Fra di noi c’è stata piena condivisione sulla necessità di arrivare alla squalifica dei tesserati che hanno...

«Mai più confronti plateali magari sotto una curva che sappiano di sottomissione o resa dei conti fra tesserati e tifosi. Fra di noi c’è stata piena condivisione sulla necessità di arrivare alla squalifica dei tesserati che hanno rapporti di questo genere oppure li alimentano». È l’indicazione, emersa dall’assemblea dell’Assocalciatori, dopo quanto accaduto ai giocatori di Pisa, Roma, Savoia e Brescia e illustrata dal presidente Damiano Tommasi. «Siamo di fronte a una situazione distorta, ma spesso e volentieri si rischia di giustificarla. Esiste anche un danno non quantificato, chissà quanti non vanno allo stadio per paura di una minoranza. Ora dovremo stare attenti a come verranno scritte le norme federali, perché esiste anche un normale rapporto con le tifoserie tout court. D’altronde non in tutte le società la figura del funzionario per le relazioni con i tifosi ha una funzione attiva. Invece deve essere il filtro, pronto a informare e a formare i tesserati su che cosa fare e non fare. Invece vediamo che in certe situazioni accade il contrario, con i giocatori accompagnati da forze dell’ordine o dirigenti per confrontarsi con gli ultrà».