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"Scommettere sulla propria squadra è particolarmente rischioso perché si potrebbe configurare il reato di illecito sportivo. L’articolo del Codice che lo regola, il numero 30, è chiaro e parla di «compimento, con qualsiasi mezzo, di atti diretti ad alterare lo svolgimento o il risultato di una gara o di una competizione». Da quanto emerge non sarebbe però questo il caso di Tonali. Il giocatore oggi al Newcastle avrebbe infatti giocato sul Milan vincente o comunque su altri risultati con lui assente. Insomma, le sue puntate non avrebbero in alcun modo inciso sulla sua prestazione in campo, quindi niente illecito sportivo. Al momento la violazione contestata a Tonali resta dunque nel recinto dell’articolo 24 del Codice di giustizia sportiva, quello che punisce i giocatori che scommettono sul calcio (pena minima tre anni), ma è evidente che l’aver puntato sul Milan costituisca un’aggravante".
"Possibile sanzione Il centrocampista vorrebbe seguire il percorso fatto da Fagioli, con un patteggiamento in tempi brevi (anche inferiori al mese), ma è evidente che ci siano delle differenze. La prima è che se venissero confermate le puntate sui rossoneri la sanzione iniziale della Procura sarebbe necessariamente superiore ai tre anni. Verosimilmente potrebbe essere di tre e mezzo o quattro, pena dimezzata automaticamente con il patteggiamento predeferimento. Quindi, visto che il ragazzo si è già mostrato collaborativo, potrebbe godere di alcune attenuanti come Fagioli. Ipotizzare la sanzione finale oggi è difficile, ma si può pensare a 12 mesi di squalifica sul campo e 6 di prescrizioni alternative come lo juventino, visto che anche Tonali ha dichiarato di essere affetto da ludopatia", aggiunge Gazzetta.
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