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Torino scarso, la sconfitta fa ancora più male. Ma ce ne sono state altre…

Inspiegabile la sconfitta dlel’Inter contro il Torino, per come è maturata e per il valore oggettivo dell’avversario, come sottolinea Il Giornale: «All’Olimpico nel derby si era visto un Torino scarso, ma talmente scarso che...

Lorenzo Roca

Inspiegabile la sconfitta dlel'Inter contro il Torino, per come è maturata e per il valore oggettivo dell'avversario, come sottolinea Il Giornale: «All’Olimpico nel derby si era visto un Torino scarso, ma talmente scarso che sembrava impossibile avesse tutti quei punti in classifica. L’Inter invece aveva dato vita a due partite incoraggianti, in coppa con la Juventus e a Roma. Adesso siamo qui a celebrare Ventura con Urbano Cairo che assicura che non ha mai avuto intenzione di mollarlo, mentre all’Inter tiene banco il fallimento Mancini, si invoca Mazzarri, Ranieri è un rimpianto. Squilibri da tifosi identici agli squilibri della squadra, problemi di testa per entrambi. La metamorfosi in effetti è da dottore, ma uno bravo, quando tutti e undici, e poi i subentrati, sono ridotti a quel modo significa che il virus si è propagato, e non ne è esente la direzione tecnica. L’Inter è estrema perché è una iperbole, esagera, non perde, si sgretola, e si trascina dietro tutto. Il Mancio se l’è presa con gli assenti Ljajic e Santon sul gol di Molinaro. Ma la sconfitta non è di quei due, è di tutti, non ce n’era uno riconoscibile se non fosse stato per il nome sulla schiena. Ci sono partite come quella di domenica sera in cui la malattia si palesa in modo sfacciato, ma ce ne sono state altre ben più gravi».

(il giornale)

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