In queste ore molti si sono chiesti come sia stato possibile che un atleta professionista come Davide Astori, con un fisico asciutto e praticamente perfetto, che conduce una vita sana, sia potuto morire così, nel sonno, senza un apparente motivo. Una spiegazione l'ha provata a dare Carlo Tranquilli, specialista in medicina dello sport ed ex medico della Nazionale Under 21:
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Tranquilli: “Impossibile eliminare il rischio di morte improvvisa. Astori un ragazzo…”
L'ex medico sociale dell'Under 21 ha commentato la scomparsa del difensore della Fiorentina
"Purtroppo non c'è niente di nuovo con i controlli si abbassa di molto il rischio di morte improvvisa ma non la si può evitare al 100%. Nel nostro Paese si fanno più controlli e come noi sono pochi nel mondo. Con lo screening che facciamo noi e i controlli pre-gara per gli atleti professionisti si possono abbassare i rischi di morte improvvisa dell'89%. E comunque, più in generale anche con un semplice elettrocardiogramma ben letto dal medico si possono abbassare di molto i rischi. Ma purtroppo ci sono patologie che sfuggono. Negli sportivi under 35 possono capitare patologie nascoste come le cardiomiopatie ipertrofiche o una displasia aritmogena. Questo tipo di patologie si possono sospettare ma è difficile scoprirle. Ci sono poi patologie intercorrenti legate a malattie infettive che possono portare ad una miocardite. In Italia gli atleti professionisti sono obbligati a fare almeno ogni sei mesi controlli (prove da sforzo e numerose analisi) ma resta il rischio di morte improvvisa che come le statistiche mostrano si può verificare su un atleta per ogni 100.000 sotto i 35 anni. Io ho conosciuto Astori anche se non era un mio paziente e ricordo che era un ragazzo di una serietà estrema".
(Fonte: gazzetta.it)
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