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Intervistato dal Corriere dello Sport, in merito ad un suo probabile ritorno in panchina, e per l'esattezza su quella della Grecia, Giovanni Trapattoni non ha perso l'occasione di parlare dell'Inter, del nuovo tecnico Mancini oltre che di Mazzarri e dell'imminente derby: "Mancini all'Inter? Ha ottenuto successi e grandi risultati ovunque ha lavorato, anche all’estero. Torna in Italia con un bagaglio d’esperienza importante e secondo me i dirigenti nerazzurri hanno fatto un’ottima scelta.
Per lui sarà complicato ripetersi?
Non credo che Mancini sia una minestra riscaldata. L’ho sentito parlare in conferenza e mi sembra molto motivato. Come io non sono San Giovanni, lui non è San Roberto. Avrà bisogno di tempo per mettere a posto le cose e far funzionare la squadra.
Cosa porterà all’Inter?
Tanto entusiasmo e sicuramente il suo arrivo sulla panchina nerazzurra ha dato una scossa a tutto l’ambiente.
Il calendario?
In effetti nelle prossime tre giornate la strada per l’Inter è impervia, ma mi aspetto una reazione da parte dello spogliatoio già nel derby.
Chi è il favorito?
Nel derby non ci sono mi favoriti. A me è capitato di vincerne quando ero dietro in classifica e di perderne quando tanti erano pronti a scommettere che avremmo trionfato. E’ una partita imprevedibile, che sfugge a ogni pronostico. Di sicuro ci saranno tante emozioni e decisivo magari sarà il recupero degli infortunati che le due formazioni ora hanno.
L'esonero di Mazzarri?
Pochi giorni fa, dopo il 2-2 contro il Verona, ho fatto un’intervista e ho detto che Mazzarri stava mettendo a posto la squadra. Pensavo davvero che potesse ottenere buoni risultati. Evidentemente nella dirigenza hanno prevalso altre considerazioni. Nel calcio i tecnici sono succubi dei risultati"
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