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Dopo lo show di qualche giorno fa in cui il ct della Nazionale irlandese Giovanni Trapattoni dava dei tonti ai giornalisti britannici, ora il Trap ne ha sciorinato un altro dopo una sessione di allenamento con la sua Nazionale: «Se è necessario essere lì (la propria area) invece che là (l'area avversaria), bisogna essere lì». Ecco la spiegazione del Trap ai giornalisti della fase di "ripiegamento" difensivo.Per farla breve, si tratta della complicata lezione di catenaccio che Giovanni Trapattoni ha tentato di impartire ai giornalisti irlandesi,che magari capiscono poco ma si divertono molto.Quello che conta, dice il Trap è «l’atteggiamento, come si dice atteggiamento? Ah, ecco, attitude. Molti anni fa, ho vinto una Coppa Uefa perché il nostro migliore difensore è stato il nostro centravanti», cioè Roberto Bettega in uno storica barricata della Juventus in casa dell’Athletic Bilbao. «Un gol, e poi cinquanta minuti nella nostra area. Il calcio è questo, e mica è cambiato. Avete visto la finale di Champions League? Il Bayern ha battuto settanta corner, il Chelsea uno ma è bastato per segnare. Per me, il concetto è very clear.Ma loro non lo capiscono». Capiranno. «E io lo spiego, ai miei attaccanti: se tu vai là, perdi palla e poi non torni indietro, il terzinova avanti, crossa e ci fanno gol. There is one ball, c’è un solo pallone e bisogna corrergli dietro. Se non lo rincorri fino alla nostraaria, sei Ponzio Pilato». Uno come il Trap sarebbe da clonare.
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